Le procedure per le immissioni in ruolo sono entrate nel vivo in tutta Italia, compresa la regione Lombardia. Il 6 agosto l’ufficio scolastico regionale aveva pubblicato una prima ripartizione del contingente, pubblicando quattro allegati differenti. Ieri 14 agosto, però, l’allegato 4, che contiene l’elenco delle classi di concorso per cui si è provveduto agli accantonamenti a livello provinciale, ha subito una rettifica. Un apposito decreto ha reso ufficiale tale modifica.
Immissioni in ruolo: assunzioni possibili fino al 31 dicembre
L’Allegato 4 al decreto 6 agosto 2024, DRLO 2418, “Elenco classi di concorso per le quali i posti saranno accantonati a livello provinciale”, è rettificato sulla base della tabella allegata al presente provvedimento. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro e non oltre sessanta e centoventi giorni dalla pubblicazione all’albo dell’Ufficio.
Così si legge nel decreto pubblicato ieri sul sito dell’ufficio scolastico regionale. Le rettifiche sugli accantonamenti disposti per singola provincia sono state effettuate a seguito delle segnalazioni degli uffici scolastici territoriali competenti. Inoltre, sono state anche svolte le prescritte interlocuzioni con le OO.SS regionali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale della scuola.
Come ribadito in numerose occasioni, la consueta procedura per le immissioni in ruolo per quest’anno scolastico ha subito un prolungamento dei termini. Infatti, sarà possibile procedere alle assunzioni fino al 31 dicembre 2024, con pubblicazione delle graduatorie di merito del concorso PNRR entro il 10 dicembre. Va inoltre ricordato che, per gli aspiranti che rientrano nelle graduatorie da cui si attinge per le immissioni e che intendono rifiutare l’incarico, è necessario procedere ad apposita rinuncia. Questi non devono selezionare le province della regione interessata per poter manifestare espressamente la propria rinuncia. In caso contrario, infatti, si procede ad assegnazione d’ufficio della destinazione. Ovviamente, rinunciando al ruolo, si viene depennati dalla relativa graduatoria e non si potrà più essere assunti da quella specifica procedura.