Purtroppo, per i tantissimi docenti inseriti nella prima fascia delle GPS sostegno è arrivata una grande delusione dal Decreto Milleproroghe 2024, approvato in Senato nella serata di ieri, 21 febbraio, e di cui si attende adesso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il decreto, infatti, non ha prorogato al prossimo anno scolastico 2024/25 la procedura straordinaria che in questi ultimi anni ha previsto le immissioni sostegno dalle GPS ed elenchi aggiuntivi. Un duro colpo per migliaia di insegnanti specializzati che attendevano e speravano nel rinnovo: per questo, è già stata lanciata una petizione on line.

Ecco perché non ci saranno più immissioni GPS sostegno

Dal prossimo settembre 2024 non si effettueranno più immissioni in ruolo da GPS sostegno: il governo ha motivato il mancato rinnovo della misura perché sono in corso di svolgimento le procedure concorsuali su posti di sostegno in tutti gli ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria I e II grado (di cui, in un precedente articolo, abbiamo messo in luce delle forti criticità). Si prevede, infatti, che i vincitori saranno assunti in ruolo a partire dal prossimo settembre.

La petizione on line dei docenti delle GPS sostegno

Ecco la petizione on line che già in queste ore le migliaia di docenti interessati hanno lanciato per richiedere la proroga delle immissioni sostegno GPS: “Noi chiediamo, a gran voce, che vengano portate a regime le chiamate da Gps sostegno per le assunzioni in ruolo, mediante la stabilizzazione dell’art. 59, quale misura non solo transitoria ma strutturale“, hanno scritto i docenti promotori della petizione.

“Siamo docenti con anni di esperienza, con titolo di specializzazione acquisito mediante superamento di prove selettive, con l’aggiunta della frequenza di un anno di corso, di laboratori, tirocinio presso le scuole, con dispendio di energie anche economiche non indifferenti, e siamo pronti e formati per essere assunti. Perché creare l’ennesimo percorso ad ostacoli a danno di tutti? Vogliamo solo mettere a frutto le nostre competenze per le quali siamo stati formati“, hanno concluso.