L’Inps ha dato istruzioni sul riscatto dei periodi non coperti da versamenti contributivi; in questo modo è possibile andare in pensione fino a 5 anni prima del previsto. Questa opzione non è valida per tutti, ma solo per un gruppo di lavoratori ben preciso. La facoltà di riscatto è possibile per i lavoratori “privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione“. Ciò significa che possono accedere alla misura solo coloro che hanno cominciato a versare i contributi a partire dal 1996 e rientrano quindi interamente nel sistema contributivo.
In pensione 5 anni prima riscattando gli anni senza contributi: come funziona
Mentre si aspetta di conoscere che cosa ne sarà della Riforma pensioni 2025, in un circolare con cui vengono fornite le indicazioni sulle norme contenute nella Legge di Bilancio 2024 l’Inps precisa che chi ha cominciato a versare i contributi dal 1996 (ed è quindi interamente nel sistema contributivo) potrà fare domanda di riscatto dei periodi non coperti da versamenti contributivi per un periodo massimo di 5 anni, anche non continuativi. Il pagamento dei contributi dovrà avvenire con le aliquote contributive vigenti nel regime dove il riscatto opera alla data di presentazione della domanda. Si ricorda che per beneficiare della misura bisogna avere almeno un contributo obbligatorio nella gestione pensionistica in cui è esercitata la facoltà di riscatto, versato in epoca precedente alla data di presentazione della domanda.
Come si legge nella circolare “Il periodo non coperto da contribuzione può essere ammesso a riscatto nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi. Il periodo deve collocarsi in epoca successiva al 31 dicembre 1995 e precedente al 1° gennaio 2024, data di entrata in vigore della legge n. 213/2023”. Si precisa inoltre che “coloro che abbiano già effettuato il riscatto dei periodi contributivi in base al decreto-legge n. 4/2019 possono presentare un’ulteriore domanda di riscatto“.
Altre informazioni utili
Il periodo oggetto di riscatto deve essere compreso tra l’anno del primo e quello dell’ultimo contributo accreditato. Qualora l’interessato risulti titolare di posizione assicurativa in più regimi previdenziali, la facoltà di riscatto può essere esercitata in uno qualsiasi di essi. I periodi oggetto di riscatto saranno necessariamente valutati secondo il sistema contributivo.
L’onere relativo è, quindi, determinato con il meccanismo del calcolo a percentuale, applicando l’aliquota contributiva di finanziamento in vigore alla data di presentazione della domanda nella gestione pensionistica ove opera il riscatto. La presentazione della domanda di riscatto è limitata al biennio 2024-2025. Per i lavoratori del settore privato, la domanda può essere presentata anche dal datore di lavoro dell’assicurato.