Influenza australiana 2024, il virus influenzale A sottotipo H3N2 sta causando preoccupazione per la sua elevata contagiosità e gravità. Il virus ha già portato a numerosi casi in Italia e nel mondo e si sta distinguendo, purtroppo, per una maggiore aggressività rispetto ai sottotipi prevalenti nelle precedenti stagioni. Il virus influenzale A sottotipo H3N2 potrebbe diventare il ceppo dominante di questa stagione invernale.
Influenza australiana, più aggressiva rispetto ai virus degli anni passati
I sintomi
I sintomi dell’influenza australiana, portata dal virus influenzale A sottotipo H3N2, includono febbre alta, brividi, dolori muscolari e articolari, mal di testa intenso, tosse secca, mal di gola, affaticamento, congestione nasale e perdita di appetito. In alcuni casi, possono verificarsi complicazioni neurologiche come encefaliti e meningiti.
L’importanza della prevenzione
La prevenzione è cruciale per ridurre il rischio di contagio e limitare i sintomi. Alcune misure efficaci includono la vaccinazione, l’igiene delle mani, l’uso di mascherine, evitare il contatto ravvicinato con persone infette, arieggiare gli ambienti, mantenere una dieta sana e assicurarsi di essere ben idratati e riposati.
Picco previsto per fine novembre
Secondo gli esperti, il picco dell’influenza australiana in Italia è previsto per fine novembre. Seguendo queste misure, è possibile proteggere la propria salute durante la stagione influenzale e ridurre significativamente il rischio di contagio. Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana malattie infettive e tropicali, ha parlato dell’influenza australiana: “Abbiamo già visto nell’altro emisfero, dove l’inverno arriva prima del nostro, che l’australiana è una malattia molto seria con molti casi, più di 15 milioni e con molte ospedalizzazioni, quindi su questo dato evidentemente dobbiamo temere che anche in Italia ci sarà una forma influenzale particolarmente grave”.