Se l’indizione di un concorso straordinario e di uno ordinario, rivolto agli insegnanti di Religione Cattolica, rappresenta sicuramente una conquista, sembra però ancora lontano il raggiungimento di una parità di trattamento rispetto ai docenti di discipline curriculari. Di questo parere Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il quale ritiene che siano ancora tanti i punti su cui dover intervenire, tra cui l’innalzamento della soglia di assunzione del personale in ruolo dal 70% al 90%. Di seguito i dettagli.

“La burocrazia imprigiona molti insegnanti di Religione Cattolica”

Dopo l’Assemblea Nazionale Sindacale indetta dall’Anief per il comparto Irc, tenutasi lo scorso 28 gennaio e a cui hanno preso parte alcune centinaia di insegnanti di Religione Cattolica della Penisola, in questi giorni, come fa sapere il giovane sindacato, è cominciato il cammino del Dipartimento di Religione cattolica, guidato da Carmelo Mirisola con la collaborazione della delegata nazionale Irc Moira Pattuglia. Si tratterebbe della realizzazione di “sogno” come definito dal leader Marcello Pacifico, con l’intento di creare una comunità in difesa dei diritti Irc.

Nel comunicato Anief, dopo aver rimarcato l’importanza dell’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole, come ‘quid’ che contribuisce, insieme alle altre discipline, alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, viene poi posto l’accento sulla necessità di porre in essere interventi volti a colmare le lacune. “Nel concreto occorre offrire proposte atte a garantire il pari trattamento dell’IRC con le altre discipline curriculari, a cominciare dall’elevazione della soglia di assunzione del personale in ruolo dal 70% al 90%, poiché, difatti, si parla di posti assolutamente disponibili”. Queste le parole di Pacifico, incalzato anche dal capodipartimento Mirisola, il quale ha aggiunto:

Dobbiamo incominciare a riflettere e far luce sulla burocrazia che imprigiona molti docenti di religione cattolica, a partire dai contratti che hanno perso la facoltà di rinnovarsi automaticamente per poi toccare temi precipui, quanto mantenuti per anni nell’oblio, come: le ⁠pratiche di ricostruzione di carriera manuali, che spesso imbarazzano il personale di segreteria; gli ⁠aumenti biennali, spesso sconsiderati; gli ⁠stati matricolari di servizio incompleti, in presenza di contratti continuativi e reiterati per lungo tempo; l’informatizzazione della burocrazia scolastica; lo stanziamento finanziario proposto dal governo alle scuole paritarie, che svolgono un servizio pubblico, dunque laico, e, pertanto, inserite all’interno del sistema nazionale di istruzione.”