Lโinserimento con riserva in graduatoria, in virtรน ed esecuzione di un provvedimento giudiziale non definitivo โ deve poter esplicare i propri effetti anche nel โsegmento successivoโ alla procedura concorsuale, costituito dalla stipula del contratto di lavoro, non avendo altrimenti alcuna utilitร per lโinteressatoโ. A statuirlo il tribunale di Venezia nella recente sentenza del 22.09.2023 n. 557 che, in totale accoglimento del ricorso patrocinato dallโavv. Santina Franco ( foro di Patti โStudio Legale Di Salvo), ha ritenuto illegittimo e disapplicato il provvedimento amministrativo del MIM che disponeva lโiscrizione con riserva della ricorrente in graduatoria, con contestuale esclusione del diritto ad ottenere una proposta di contratto a tempo indeterminato o determinato fino allo scioglimento della riserva.
Iscrizione con riserva e congelamento della posizione
Secondo il Tribunale veneziano il congelamento della posizione della ricorrente, in attesa del passaggio in giudicato della precedente sentenza di primo grado non definitiva, rappresenta una esecuzione meramente formale, che sterilizza gli effetti della sentenza, per sua natura immediatamente esecutiva, dando luogo soltanto alla formale permanenza in graduatoria, di per sรฉ idonea a fondare un concreto interesse per la ricorrente. Sul punto il Tribunale di Venezia statuisce che la ricorrente in virtรน della precedente sentenza, sebbene non definitiva, โ aveva diritto a partecipare alla procedura concorsuale per soli titoli di cui al decreto n. 1683 e, in ottemperanza al decisum del Tribunale, lโAmministrazione era tenuta a far partecipare la ricorrente al concorso e, se inserita in posizione utile, a stipulare il contratto di lavoro, โsia pure con inserimento di condizione risolutiva per il caso di esito negativo del contenziosoโ (v. C. di Stato ordinanza 4391/2020). Le norme dellโO.M. e del bando invocate dal Ministero, che avrebbero impedito la stipula del contratto di lavoro, devono essere disapplicate, perchรฉ precludono la piena attuazione del diritto giร accertato in sede giudizialeโฆ.
Risarcimento del danno per perdita di chance
Pertanto, โ il comportamento illegittimo dellโAmministrazione ha determinato in capo alla ricorrente un danno che si configura quale perdita di chance, ossia della possibilitร di ottenere un incarico a termine per lโa.s. 2022/2023: il risarcimento deve essere pertanto parametrato alla retribuzione che sarebbe spettata alla ricorrente a decorrere dal 1ยฐ.9.2022 sino al 31.8.2023 in relazione agli incarichi conferiti e risultanti dal documento contenente le prime nomine relative allโa.s.2022/2023. condanna lโAmministrazione convenuta a risarcire il danno subito in misura pari alle retribuzioni che la ricorrente avrebbe maturato se avesse ottenuto un incarico a tempo determinato per lโa.s. 2022/2023.
Nella sentenza in questione, inoltre, in considerazione della lamentata resistenza del MIM a riconoscere nelle graduatorie relative agli anni successivi, il diritto al punteggio oggetto del precedente giudizio incoato limitatamente alle graduatorie per lโa.s. 2021/2022, il Giudicante ha dichiarato di concordare pienamente con le argomentazioni difensive dellโavv. Santina Franco, secondo cui il diritto al riconoscimento del servizio prestato dalla ricorrente alle dipendenze dellโAzienda Sanitaria della Regione Veneto deve estendersi a tutte le graduatorie ( anche successive, quindi) relative al personale ATA ove tale servizio sia spendibile, eliminando cosรฌ ogni dubbio interpretativo inerente la precedente statuizione giudiziale. Al totale accoglimento del ricorso รจ seguita la condanna alle spese legali a carico dellโAmministrazione soccombente.
Avv. Santina Franco