Unire radici e futuro, il latino e l’intelligenza artificiale, coniugando il patrimonio culturale del passato con le sfide della modernità. È questa la visione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha lanciato il primo summit scolastico sull’IA, dopo aver delineato le linee guida per una scuola proiettata nel domani.

Scuola e intelligenza artificiale: il modello Valditara tra tradizione e innovazione

L’evento, intitolato “Next Gen AI. L’intelligenza artificiale di nuova generazione”, si è tenuto a Milano, al Centro Congressi Mico. Un incontro che non ha riguardato solo la tecnologia, ma anche le nuove generazioni chiamate a formarsi in un contesto in continua evoluzione. Per Valditara, la scuola deve sapersi rinnovare senza dimenticare il proprio patrimonio culturale: “L’insegnamento interdisciplinare arricchisce i nostri giovani, offrendo loro una visione completa e strumenti per affrontare il futuro, senza perdere il valore della nostra identità storica”.

L’importanza del latino e il potenziamento dell’italiano

Nel suo progetto di riforma dell’istruzione, Valditara punta a un rafforzamento dell’italiano e del latino, lingue fondamentali per il pensiero logico e la comprensione delle radici culturali. “Ogni studente deve avere la possibilità di sviluppare talenti e competenze, realizzando le proprie aspirazioni. Conoscere il latino significa padroneggiare meglio la nostra lingua e acquisire un pensiero più strutturato”, ha sottolineato il ministro Valditara. Non sono mancate le polemiche. Pd e Cgil hanno criticato la centralità data al latino, ma Valditara ha replicato: “Sembra che abbiano dimenticato Gramsci e Marchesi, e il rapporto che il Pci aveva con la cultura umanistica”.

IA nella didattica: un’alleata del docente

L’intelligenza artificiale, secondo il ministro, deve essere uno strumento a supporto della formazione, senza mai sostituire il ruolo centrale dell’insegnante. Per questo, l’Italia è il primo Paese al mondo ad aver avviato un programma di formazione per l’uso di assistenti virtuali, che aiuteranno gli studenti a recuperare e approfondire il proprio percorso di apprendimento. “Grazie all’IA – ha spiegato Valditara – sarà possibile personalizzare l’insegnamento, garantendo un supporto efficace, ma sempre con il docente al centro del processo educativo”.