L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta trasformando numerosi ambiti della società, incluso il mondo dell’istruzione. Strumenti come ChatGPT sono sempre più utilizzati dagli studenti, ma questa diffusione ha suscitato un dibattito fra favorevoli e contrari. E’ possibile integrare queste tecnologie senza compromettere le capacità cognitive e critiche degli studenti? Vincenzo Schettini, professore noto per la sua influenza social, si è sfogato sull’argomento.
ChatGPT e i compiti a casa: l’opinione di Vincenzo Schettini
Il professore di fisica Vincenzo Schettini, noto anche come il prof de ‘La fisica che ci piace‘, ha manifestato preoccupazione riguardo all’uso di ChatGPT per lo svolgimento dei compiti a casa. In un post social ha espresso francamente il concetto: “Se volete solo un diploma, usate ChatGPT. Ma se volete diventare persone di valore, dovete essere voi smart, non ChatGPT.”
Schettini ha osservato che l’uso indiscriminato dell’IA rischia di impedire agli studenti di sviluppare competenze come il problem-solving e il pensiero critico. “In quasi vent’anni di insegnamento, dal 2007 al 2025, ho visto il quoziente intellettivo crollare e la soglia dell’attenzione abbattersi. Mi ricordo quando ero studente io: avevamo solo i libri, i professori e il nostro cervello. Dovevamo usare il cervello. O era finita” ha affermato, paragonando le nuove generazioni a quelle precedenti, cresciute con meno supporti tecnologici.
Come educare gli studenti all’uso dell’IA
Piuttosto che vietare l’uso dell’IA, è fondamentale insegnare agli studenti a sfruttarla in modo intelligente e consapevole. Alcune strategie educative efficaci includono:
- Corsi sull’Intelligenza Artificiale: Introduzione di laboratori e programmi scolastici per spiegare il funzionamento dell’IA e le sue implicazioni.
- Progetti educativi assistiti: Proporre lavori di gruppo in cui l’IA sia uno strumento complementare, non sostitutivo.
- Valutazioni pratiche: Predisporre verifiche che mettano al centro la capacità di applicare le conoscenze acquisite, scoraggiando un uso passivo dell’IA.
L’Intelligenza Artificiale può rappresentare una risorsa straordinaria, ma solo se utilizzata in modo responsabile. Gli studenti devono essere educati a bilanciare l’uso della tecnologia con lo sviluppo delle proprie capacità critiche e cognitive. L’obiettivo non è sostituire il cervello umano, ma potenziarlo per affrontare le sfide future.