L’Intelligenza Artificiale sta entrando ‘prepotentemente’ nelle nostre vite, e tra i sostenitori e i contrari emerge comunque un dato certo: questa nuova tecnologia potrebbe fungere da supporto e implementazione in svariati settori. Da tempo si parla del suo ingresso anche nella scuola e di come stia trasformando anche l’istruzione. A tal proposito si sta rendendo sempre più necessaria una formazione dei docenti circa il suo utilizzo, che sembra rivelarsi efficiente sul piano didattico.

Utilizzo consapevole dell’Intelligenza Artificiale sul piano didattico

In un recente convegno tenutosi a Bologna Elvira Serafini, segretario generale di Snals-Confsal, ha analizzato come l’IA possa integrarsi nelle pratiche didattiche. La sindacalista ha voluto intanto rassicurare su come l‘intelligenza artificiale non andrà a sostituire i docenti, aggiungendo poi come attraverso questa nuova tecnologia si possano meglio personalizzare le lezioni in base alle necessità individuali. Ad esempio, studenti con ritmi di apprendimento differenti possono beneficiare di strumenti che adattino le modalità educative in base alle loro tempistiche e stili. Serafini ha sottolineato inoltre come l’IA possa affrontare quelle che, lei stessa, ha definito ‘sfide educative storiche‘, come l’abbandono scolastico, rendendo l’insegnamento più accessibile e coinvolgente.

Per fare tutto ciò serve però anche un’adeguata formazione del personale docente; ma affinchè possa essere garantita la formazione occorrerà anche investire le giuste risorse per andare sempre più in questa direzione. Fare questo passo secondo Serafini permetterà di conseguire un duplice risultato: valorizzare il ruolo dell’insegnante e migliorare l’apprendimento degli studenti.