Interpello
Interpello

Quello degli interpelli dovrebbe essere ormai un sistema collaudato attraverso cui reperire insegnanti. Già infatti gli scorsi anni ci si avvaleva di questo canale, oltre anche al ricorso alle Mad. Dall’a.s 2024/25 quest’ultima modalità è stata soppiantata. Molti aspiranti che quindi hanno sempre lavorato soprattutto grazie alla Messa a Disposizione si sono trovati spaesati. L’immediata conseguenza è stata una generale confusione sul funzionamento degli interpelli, unitamente all’invio della candidatura anche se privi del titolo richiesto, sulla scia della Mad. Questo ‘modus operandi’ sta però sovraccaricando le segreterie scolastiche che devono fare una sostanziale scrematura tra tutte le candidature pervenute. Di seguito i dettagli.

Interpelli: come stanno procedendo le scuole

Dai primi interpelli che si sono avuti nell’ultima settimana si evince come negli avvisi le scuole indichino il titolo richiesto per quella specifica supplenza in cui stanno cercando insegnanti. In mancanza, come passaggio successivo, ricercano aspiranti con titolo affine. Ad esempio in alcuni interpelli rivolti alla scuola dell’infanzia e primaria vengono citate anche le lauree di ambito psicologico come titolo utile. Dopodichè in alcuni interpelli si legge anche la dicitura: “Qualora si esaurisse la graduatoria dei singoli interpelli l’istituto potrà tenere conto in forma libera e non obbligatoria, della candidatura inviata liberamente”. Questo significa che, come ultimo ‘step’, le scuole terranno presente anche delle candidature libere, e presumibilmente quindi da parte di aspiranti privi di titolo.

Troppe candidature non idonee

Le difficoltà da cui sono sommerse le segreterie scolastiche sono state sottolineate nelle scorse ore dallo Snals. Le segnalazioni giunte al sindacato denotano:

  • candidature di aspiranti spesso privi di abilitazione o addirittura del titolo di accesso ai posti e alle classi di concorso richiesti;
  • candidature con palesi incongruenze tra le dichiarazioni e i curriculum inviati;
  • candidature che vengono inviate da agenzie e ma che non hanno alcuna rispondenza rispetto agli specifici avvisi.

Insomma, sono molte le criticità emerse, che stanno mettendo a dura prova le segreterie scolastiche con una mole di lavoro insostenibile. A tal proposito Snals chiede al Ministero di intervenire, in modo da alleggerire le scuole, e chiarendo la disposizione dell’O.M 88/2024 che, in maniera generica, si limita a stabilire che la scuola deve assegnare la supplenza con priorità al docente con abilitazione e/o specializzazione e poi ai docenti con il solo titolo. Ma cosa succede in assenza di questi requisiti? La vaghezza della norma deve essere integrata per sanare le prime debolezze riscontrate negli interpelli.