interpello
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L’interpello sostituisce le Mad a partire dall’a.s 2024/25. Non sarà quindi più possibile inviare candidature spontanee alle scuole statali. Questa modalità viene infatti soppiantata, e le istituzioni scolastiche non la potranno più prendere in considerazione. La nuova previsione è contenuta nell’O.M 88/2024, la quale però non dice nulla riguardo alle modalità precise attraverso cui gli aspiranti potranno candidarsi. Per queste occorrerà attendere più precise indicazioni operative da parte del Ministero. Vediamo intanto di fare chiarezza su quello che sappiamo ad oggi sul funzionamento dell’interpello.

Interpello: cosa dice l’ordinanza ministeriale

L’art 13 comma 23 della nuova ordinanza ministeriale, in merito all’interpello, recita: “(…) in caso di esaurimento delle graduatorie di istituto le scuole pubblicano sul proprio sito istituzionale specifici avvisi finalizzati al reclutamento di docenti forniti dell’abilitazione – per i posti di sostegno, della relativa specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili – o, in subordine, del titolo di studio; copia degli avvisi viene altresì inviata all’Ufficio scolastico territorialmente competente, che provvede alla pubblicazione sul proprio sito in un’apposita sezione. Non è consentito partecipare alla procedura a coloro che sono già stati individuati quali destinatari di contratto a tempo determinato. Gli eventuali contratti a tempo determinato stipulati sono soggetti ai vincoli previsti dalla presente ordinanza, ivi incluse le disposizioni di cui all’articolo 14.

Questo significa che gli aspiranti senza contratto di supplenza, e anche iscritti alle Gps anche di altra provincia e/o regione, potranno proporsi in caso leggano un avviso nei cui requisiti si rispecchiano. Le scuole autrici degli avvisi di ricerca prenderanno in considerazione, con priorità, i docenti abilitati/specializzati, e solo in subordine recluteranno docenti privi di abilitazione/specializzazione ma comunque in possesso di idoneo titolo di studio. Ad oggi sappiamo solo questo. Ogni altro dettaglio dovrà essere definito dal Ministero con apposita nota o circolare prima che abbia inizio il nuovo anno scolastico.