Alcune scuole si sono ritrovate ad esaurire le graduatorie d’istituto, e non riuscendo ad assegnare soprattutto le cattedre ‘fino all’avente diritto’, si sono avvalse dell‘interpello. Su quest’ultimo strumento continua però a regnare confusione, sia da parte degli aspiranti sia da parte delle stesse segreterie scolastiche. E tra i vari interrogativi ne troviamo uno piuttosto ricorrente: ma se nessuno dovesse rispondere all’interpello, le scuole possono ancora utilizzare la Mad? Facciamo chiarezza su questo punto ancora oscuro.
Interpello, debolezze e dubbi sulle Mad
Partiamo dal presupposto che la Mad è stata eliminata proprio dall’a.s 2024/25. Nonostante ciò alcune scuole, già nel mese di agosto, avevano aperto i termini, come ogni anno, per inviare la Messa a Disposizione, alimentando ulteriormente le incertezze diffuse tra gli aspiranti. In realtà questi istituti scolastici si dovrebbero adeguare all’O.M 88/2024 e non utilizzare più la Mad.
Intorno all’interpello restano comunque criticità, soprattutto quando si tratta di reperire con urgenza i docenti e per supplenze brevi, quando invece le Mad erano sicuramente un mezzo attraverso cui trovare supplenti con celerità e anche per pochi giorni. Nel momento in cui viene pubblicato un avviso a livello nazionale vengono date spesso 24 ore di tempo per rispondere, e dopo ulteriori 24 ore la scuola assegna la supplenza. Questo ‘modus operandi’ allunga i tempi e mette in difficoltà le scuole nella copertura delle cattedre. E se poi all’avviso non dovesse rispondere nessuno? Questa è un’altra debolezza dell’interpello. Stando però sempre alla normativa di riferimento nemmeno in questo caso si dovrebbe passare alle Mad. Nessuna norma infatti ne legifera questa possibilità. L’interpello dovrebbe quindi restare aperto o essere ripubblicato finchè l’istituto scolastico riesce a trovare supplenti. Al riguardo, per mettere un punto fermo sulla questione, dovrebbe intervenire il Ministero in modo da mettere fine a modalità utilizzate in maniera differente tra le varie scuole.