Prove INVALSI

Questo mese sono stati resi noti i risultati INVALSI 2024 con l’annuale rapporto pubblicato dall’Istituto. L’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione ogni anno prevede delle prove da far svolgere alle classi interessate, che sono le classi seconde e quinte nella primaria, le terze nella secondaria di I grado e le classi seconde e quinte nella secondaria di II grado. Di seguito l’analisi dei principali risultati emersi per la scuola primaria.

Le fasce di valutazione INVALSI

La scala utilizzata nelle valutazioni è basata su sei fasce, suddivise secondo appositi percentili. Per sintetizzare, si hanno le seguenti aree:

  1. Fascia molto bassa
  2. Fascia bassa
  3. Fascia base
  4. Fascia medio-alta
  5. Fascia alta
  6. Fascia molto alta

I risultati nelle classi seconde della primaria

La prova INVALSI di Italiano in II primaria ha lo scopo di monitorare la capacità di leggere e comprendere un testo scritto (individuare informazioni al suo interno, ricostruirne il significato, riflettere sul suo contenuto) e di cogliere alcuni primi fondamentali aspetti di base sul funzionamento della lingua italiana.

Circa un terzo degli studenti della II Primaria non hanno raggiunto le competenze base in italiano, con un lieve aumento della fascia bassa. Per quanto riguarda i due livelli più alti, circa il 29% degli studenti ha raggiunto i migliori risultati. A livello regionale è invece il Molise ad avere la palma di migliore, seguita da Marche, Lazio e Basilicata. Media bassa rispetto a quella nazionale per Sicilia e provincia autonoma di Bolzano (lingua italiana). In quest’ultima, oltre il 40% degli studenti si è posizionato nelle due fasce più basse. La prova INVALSI di Matematica in II primaria ha lo scopo di monitorare i primi aspetti legati al pensiero matematico, relativi a conoscenze, capacità di risolvere problemi e abilità argomentative su alcuni contenuti fondamentali negli ambiti di Numeri, Spazio e figure, Relazioni e funzioni, Dati e previsioni.

Forti le criticità: le due fasce più alte sfiorano solamente il 19%, mentre le fasce più basse presentano risultati analoghi ad italiano (circa il 33%). In difficoltà la provincia di Bolzano, la Liguria e la Sicilia. Buoni risultati anche per Umbria, Marche e Abruzzo, sebbene la regina sia ancora una volta il Molise.

I risultati nelle classi quinte della primaria

Rispetto alle seconde, in italiano le fasce più basse sono meno “affollate” (circa il 24,5%), ma quelle alte rimangono appannaggio di pochi (quasi il 19%). Rispetto all’anno precedente, si è dunque avuto un aumento nelle fasce base e medio-alta. Molise sempre al top, mentre la provincia di Bolzano, la Calabria e la Sicilia presentano risultati significativamente inferiori rispetto alla media nazionale.

Risultati simili alle classi seconde in matematica, anche se, rispetto al 2023, c’è stato un lieve miglioramento. Quasi il 32% si è posizionato nelle due fasce più basse, mentre il 19% in quelle più alte. Molise ancora una volta in cima alla classifica regionale. A seguire l’Abruzzo. In fondo, provincia autonoma di Bolzano, Calabria e Sardegna.

La prova INVALSI di Inglese in V primaria, così come per quella prevista per studenti e studentesse dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo e di secondo grado, si compone di due parti: comprensione scritta (Inglese-Lettura o Reading) e comprensione orale (Inglese-Ascolto o Listening). Si tratta di una prova che intende misurare la capacità di capire gli altri nella vita reale attraverso quesiti basati su testi da leggere o brani audio/dialoghi da ascoltare di natura autentica, tratti dalla quotidianità e per un reale pubblico madrelingua. Nel reading, circa il 95% ha raggiunto il livello A1; nel listening, ci si è attestati poco sopra l’86%. Per quanto riguarda il reading, tutte le regioni hanno raggiunto almeno il 90%, tranne la Sardegna che si è comunque attestata in prossimità di questo livello. Per il listening, spicca la Valle d’Aosta, unica regione con oltre il 95% di A1. In coda Sardegna (65%), Calabria e Sicilia (75%). I dettagli dei risultati sono disponibili sul sito dell’istituto.