Qualche giorno fa Mario Pittoni, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione Lega e Già Presidente Commissione Cultura Senato, ha pubblicato un post sul proprio profilo facebook volendo fare un bilancio di questi 2 anni del Governo Meloni. L’Onorevole, nel tempo, oltre ad aver lavorato per il settore scolastico, si è sempre mostrato vicino a tutto il personale, non mancando anche di rispondere spesso ai commenti degli utenti. Anche in questa ultima occasione ha dato aggiornamenti ai suoi followers. Vediamo di seguito i dettagli.
Pittoni elenca tutti gli interventi del Governo
Mario Pittoni, nel recente post, ha pubblicato un elenco degli interventi messi in atto in ambito scolastico, che riportiamo in maniera schematica:
- Tutor e orientatori: grazie alle Linee guida per l’orientamento approvate dal Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara nell’ambito dell’attuazione del PNRR, già il 22 dicembre 2022 sono state introdotte le nuove figure di docente tutor e docente orientatore;
- Riforma della formazione tecnico-professionale e made in Italy: con la legge 8 agosto 2024 n. 121 si è istituita una nuova filiera tecnologico-professionale rivolta a costruire e consolidare un canale di istruzione d’eccellenza, per dare una solida formazione a studentesse e studenti secondo programmi fortemente innovativi che assicurino competenze teoriche e pratiche di qualità, anche grazie al contributo delle imprese. Sono già stati investiti 1,3 miliardi a favore delle Fondazioni ITS per la realizzazione di laboratori altamente specializzati, che agevolino il legame col mondo del lavoro oltre che per borse di studio e percorsi all’estero per favorire l’internazionalizzazione. Si è promossa la creazione del percorso liceale del Made in Italy, approvato con legge 27 dicembre 2023 n. 206, già per l’anno scolastico 2024-2025.
- Linee guida sull’Educazione Civica, divieto uso cellulare e linee guida STEM: Le nuove Linee guida promuovono l’educazione al rispetto di ogni persona e dei suoi diritti fondamentali, valorizzando principi quali la responsabilità individuale e la solidarietà, l’eguaglianza non solo nel godimento dei diritti ma anche nell’attenzione ai doveri, la libertà e la consapevolezza di appartenere a una comunità nazionale definita “Patria” dai Costituenti, il lavoro, l’iniziativa economica privata nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita, la tutela della proprietà privata come di quella pubblica, la lotta a ogni mafia e illegalità. Relativamente all’uso del cellulare nelle scuole, già il 19 dicembre 2022 il Ministro aveva diramato una circolare con indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e di analoghi dispositivi elettronici nelle classi, chiarendo il divieto di usare il cellulare durante le lezioni in quanto elemento di distrazione propria e altrui, e di mancanza di rispetto verso i docenti. Con la circolare del 24 luglio 2024 si è fatto un ulteriore passo avanti vietando il cellulare anche per finalità didattiche sia nella scuola primaria che nella secondaria di I grado. Il Ministro ha inoltre approvato, con decreto del 15 settembre 2023, le Linee guida delle discipline STEM, introducendo nel piano triennale dell’offerta formativa delle scuole azioni dedicate a rafforzare le competenze matematiche-scientifiche-tecnologiche e digitali attraverso metodologie didattiche innovative.
Politiche per l’inclusione, azioni di contrasto all’abbandono scolastico e non solo
Oltre agli interventi suindicati Pittoni si è voluto soffermare anche sulle politiche per l’inclusione, con riguardo agli alunni con disabilità e agli studenti stranieri, nonchè sulle azioni di contrasto all’abbandono scolastico e al supporto delle famiglie nel periodo estivo, senza dimenticare le azioni intraprese su libri di testo e viaggi d’istruzione:
- Con il decreto-legge n. 71 del 31 maggio scorso, per far fronte alla cronica carenza di docenti specializzati sul sostegno, si è intervenuti introducendo, in aggiunta all’offerta formativa delle Università, una nuova offerta formativa di specializzazione sul sostegno erogata da INDIRE (ente pubblico di ricerca già ora deputato alla formazione del personale della scuola) rivolta ai docenti precari che da anni già svolgono tale ruolo pur privi di specializzazione. Formazione i cui contenuti saranno definiti previa consultazione dell’Osservatorio per l’inclusione. L’intervento si rivolge a una platea di circa 85 mila docenti che l’attuale sistema di specializzazione fornito dalle università non è riuscito a intercettare.
- Per garantire la continuità didattica, con un’innovazione richiesta da vent’anni dalle associazioni delle disabilità, nel decreto-legge è stata inoltre introdotta la possibilità, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente precario di sostegno in servizio nel precedente anno scolastico.
- Il provvedimento punta anche ad ampliare l’organico dei docenti di sostegno specializzati.
- Per gli studenti di origine straniera l’obiettivo è un’adeguata conoscenza della lingua italiana, primo fondamentale passo per una reale inclusione. All’atto dell’iscrizione si prevede l’obbligo per le scuole di verificare il grado di conoscenza della lingua italiana dello studente neoarrivato in Italia. Le scuole, poi, già da quest’anno scolastico hanno l’obbligo di assicurare il potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana accedendo a finanziamenti PON.
- Con il Piano “Agenda Sud”, promosso dal Ministro con proprio decreto del 30 agosto 2023, è stato realizzato un importante investimento sulla scuola e, per la prima volta in modo strategico e capillare, sul contrasto alla dispersione scolastica nelle regioni del Mezzogiorno e sulla riduzione dei divari territoriali. Il Piano ha coinvolto oltre 2.000 scuole del Mezzogiorno, con 325 milioni di euro.
- Il Ministro ha promosso altresì il Piano “Agenda Nord”, con un investimento di 220 milioni per intervenire in modo sinergico e complementare rispetto ad Agenda Sud, per contrastare la dispersione scolastica e intervenire sul potenziamento delle competenze.
- Il Ministro, con proprio decreto dell’11 aprile scorso, ha pure dato avvio al “Piano Estate” da 400 milioni di euro, al quale hanno aderito 4.526 istituzioni scolastiche, pensato per rendere la scuola un luogo aperto, parte integrante della comunità, in grado di realizzare attività di formazione e aggregazione ed essere punto di riferimento per le famiglie che in estate non possono contare su altre esperienze e opportunità di crescita e socialità per i propri figli.
- È stato inoltre incrementato di 3 milioni di euro, a decorrere dal 2025, lo stanziamento per la fornitura gratuita, totale o parziale, di libri di testo in favore delle famiglie meno abbienti.
- Si è altresì promosso il primo concreto investimento sui viaggi di istruzione e sulle visite didattiche, grazie all’individuazione nel bilancio del Ministero di 50 milioni di euro per sostenere la partecipazione a viaggi e uscite didattiche anche di studentesse e studenti provenienti da contesti economici particolarmente svantaggiati.
Investimenti e la tematica del reclutamento
Nella lunga lista l’onorevole leghista ha poi citato anche gli interventi in tema di voto di condotta e ritorno ai giudizi sintetici alla scuola primaria, oltre agli aumenti salariali e al welfare pensati per il personale della scuola. E ancora le assunzioni dalle Gps sostegno e l’aggiornamento della terza fascia ATA (nonostante se ne temesse lo slittamento). Senza dimenticare gli interventi in tema di edilizia scolastica, i finanziamenti a favore delle palestre e delle mense, gli investimenti per la creazione di nuove scuole sul territorio nazionale e per gli asili nido.
Infine sono stati menzionati i finanziamenti a favore delle scuole paritarie, rafforzando la libertà di scelta educativa delle famiglie e promuovendo l’accesso ai fondi PNRR anche per queste realtà scolastiche, non mancando di sottolineare come finora gli obiettivi del PNRR siano stati rispettati in toto.
Nel rispondere poi ad alcuni commenti degli utenti Pittoni ha affrontato brevemente la questione del reclutamento: “stiamo chiedendo a Bruxelles di valutare l’esigenza di adeguate modifiche al reclutamento degli insegnanti.” Del resto, come ha fatto notare lo stesso onorevole, la nuova commissione europea non è ancora operativa.