Martelletto Tribunale
Martelletto Tribunale

Il Tribunale di Vicenza ha stabilito che i docenti precari con supplenze brevi, ma continuative, hanno diritto alla Carta del Docente, condannando l’amministrazione a versare 2.500 euro a un’insegnante. Secondo il giudice del lavoro, i precari che hanno ricevuto incarichi consecutivi o di lunga durata possono accedere al bonus di 500 euro per la formazione, previsto dalla Legge 107/2015. La Corte di Cassazione ha chiarito che il beneficio deve essere esteso anche ai supplenti annuali e temporanei, senza discriminazioni rispetto ai colleghi di ruolo.

La sentenza: diritto anche per i contratti temporanei

Il giudice ha evidenziato che anche le supplenze temporanee, se prolungate durante l’anno scolastico, possono soddisfare il requisito della “didattica annuale”. Questa decisione è supportata da ulteriori sentenze della Corte di Giustizia Europea e del Consiglio di Stato, che rafforzano il principio di equità tra docenti. Questa sentenza si affianca ad altre, come quella di Roma.

Le conclusioni della sentenza del Tribunale del lavoro di Vicenza

Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così provvede:

1. condanna il Ministero resistente a costituire in favore della parte ricorrente XXX XXX XXX, con le modalità e le funzionalità di cui agli artt. 2, 5, 6 e 8 del DPCM 28 novembre 2016 (GU n. 281 del 1-12-2016), la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’art. 1, co. 121, Legge 107/2015, con accredito/assegnazione sulla detta Carta della somma di € 2.500,00, da spendersi non oltre il 24° mese decorrente dalla data di costituzione della Carta stessa, con maggiorazione di interessi come per legge o rivalutazione monetaria su base Istat con la decorrenza di cui alla parte motiva della presente sentenza fino al saldo;

2. condanna il Ministero alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente a tale titolo liquidando la complessiva somma di € 600,00, oltre ad € 49,00 per spese, con maggiorazione di spese generali ed accessori di legge (iva e cpa), con distrazione della somma in favore dei difensori dichiaratisi antistatari. Il Giudice