Può accadere non di rado che una classe entri in seconda ora. In caso di assenza del docente curricolare in servizio alla prima ora, infatti, soprattutto nelle scuole secondarie di II grado è prassi far entrare gli alunni direttamente all’ora successiva. In questi casi, che cosa dovrebbe fare il docente di sostegno assegnato alla classe stessa? Può entrare dopo o deve comunque garantire la sua presenza in istituto?
Il docente di sostegno è tenuto a svolgere le sue ore di servizio
Il docente di sostegno è contitolare della classe assegnata e ha gli stessi obblighi dei docenti curricolari. Dunque, deve svolgere regolarmente le ore di servizio attribuite settimanalmente. Ciò significa che il docente in questione è tenuto a presentarsi ugualmente alla prima ora per eventuali sostituzioni orarie improvvise. Infatti, è vero che il docente di sostegno non può essere impiegato in altre classi per non essere distratto da quella assegnata, ma è altrettanto vero che, quando l’alunno con disabilità è assente (in questo caso si parla addirittura di tutta la classe), allora esso può supplire all’assenza dei colleghi su posto comune.
Qualcuno potrebbe obiettare sul fatto che il docente di sostegno, essendo contitolare della classe, avrebbe la possibilità di tenere lezione. In tal modo, la classe entrerebbe regolarmente alla prima ora e non si verrebbe a creare il problema della gestione dell’ora di servizio. Come stabilito dalle Linee guida ministeriali per gli alunni con disabilità, però, “l’insegnante per le attività di sostegno non può essere utilizzato per svolgere altro tipo di funzioni se non quelle strettamente connesse al progetto d’integrazione, qualora tale diverso utilizzo riduca anche in minima parte l’efficacia di detto progetto”. Alla luce di ciò, un’eventuale assegnazione di una sostituzione oraria, anche nella sua stessa classe, potrebbe inficiare il progetto di integrazione. E questo implicherebbe andare contro le stesse finalità per cui è prevista la figura dell’insegnante di sostegno.