La tassonomia di Bloom è un modello di classificazione degli obiettivi educativi che si concentra sui processi cognitivi necessari per completare un compito educativo. Elaborato dallo psicologo statunitense Benjamin Bloom nella metà degli anni ’50, ancora oggi conserva  la sua validità e spesso è utilizzato per classificare gli obiettivi di apprendimento e valutare il processo di insegnamento. Questa classificazione è suddivisa in sei categorie fondamentali che rappresentano diverse fasi di apprendimento. Le categorie sono organizzate gerarchicamente, partendo da processi cognitivi di base a quelli più complessi e sofisticati.

Le sei categorie della tassonomia di Bloom

La tassonomia di Bloom offre un modo strutturato per affrontare l’apprendimento, fornendo una guida per gli educatori nel definire obiettivi educativi chiari e misurabili. Questo approccio aiuta a garantire una comprensione approfondita di un argomento, fornendo un percorso graduale attraverso le diverse fasi di apprendimento. Per questo motivo è utile alla didattica. Può essere utilizzata per progettare attività di insegnamento e valutazione che favoriscono lo sviluppo di abilità cognitive e il raggiungimento degli obiettivi educativi. Le sei categorie della tassonomia di Bloom sono:

  1. Conoscenza: Questa categoria riguarda la capacità dello studente di ricordare e ripetere informazioni specifiche, come definizioni, fatti e concetti. L’obiettivo principale è l’acquisizione di conoscenza di base.
  2. Comprensione: In questa categoria, lo studente dimostra di comprendere l’informazione fornita, interpretandola, spiegandola o traducendola in altre parole. L’obiettivo principale è la comprensione delle informazioni.
  3. Applicazione: Qui lo studente applica le conoscenze acquisite per risolvere problemi o situazioni in contesti diversi. L’obiettivo principale è l’applicazione delle conoscenze.
  4. Analisi: In questa categoria, lo studente scompone le informazioni in parti più piccole e le analizza per comprendere le relazioni tra di esse. L’obiettivo principale è l’analisi delle informazioni.
  5. Sintesi: Qui lo studente crea qualcosa di nuovo combinando le informazioni in modi originali e creativi. L’obiettivo principale è la sintesi delle informazioni.
  6. Valutazione: In questa categoria, lo studente valuta le informazioni o le situazioni basandosi su criteri specifici. L’obiettivo principale è la valutazione delle informazioni.
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Apprendimento e revisione della tassonomia di Bloom

Nel corso del tempo, la nostra comprensione dell’apprendimento si è evoluta insieme alla Tassonomia di Bloom. I ricercatori, guidati da Lorin Anderson, ex studente di Bloom, e dallo psicologo dell’educazione David R. Krathwohl, hanno rivisitato la tassonomia originale nei primi anni 2000 apportando alcune modifiche per riflettere meglio la nostra comprensione contemporanea dei processi di apprendimento. La tassonomia rivista conserva l’essenza dell’originale, presentando ancora un modello gerarchico dei processi cognitivi. Tuttavia, sono state apportate due modifiche significative.

Il primo cambiamento riguarda la denominazione delle categorie, che sono state rinominate utilizzando verbi, al fine di sottolineare che l’apprendimento è un processo attivo. Ogni categoria adesso rappresenta un’azione dello studente, anziché una fase statica di comprensione. Le nuove categorie della tassonomia rivista sono:

  1. Ricordare: il livello base, precedentemente noto come “Conoscenza”. Comprende il recupero, il riconoscimento e il richiamo di conoscenze rilevanti dalla memoria a lungo termine.
  2. Comprendere: in precedenza chiamato “Comprensione”, questo livello implica la costruzione di significati da messaggi orali, scritti e grafici.
  3. Applicare: questo livello mantiene il suo nome, ma ora mette l’accento sull’uso di procedure per risolvere problemi, non solo nelle attività di routine.
  4. Analizzare: questo livello riguarda la suddivisione del materiale in parti costitutive e il riconoscimento delle relazioni tra le parti stesse e con una struttura o uno scopo generale.
  5. Valutare: precedentemente il livello più alto nella tassonomia originale, “Valutazione” è ora la penultima fase. Si tratta di formulare giudizi basati su criteri e standard.
  6. Creare: questa è la fase finale, precedentemente chiamata “Sintesi”, che riguarda l’assemblaggio degli elementi per formare un insieme coerente o funzionale o la riorganizzazione degli elementi in un nuovo modello o struttura.

Il secondo cambiamento importante nella Tassonomia di Bloom rivista è lo scambio di due livelli. Nell’originale, “Valutazione” rappresentava il livello più elevato di lavoro cognitivo. Nel modello rivisto, “Creare” prende il suo posto. Questa modifica riflette l’idea che la creazione di un nuovo prodotto o punto di vista richieda un livello superiore di comprensione e padronanza rispetto all’elaborazione di un giudizio o di una valutazione. La Tassonomia di Bloom è importante perché offre un approccio strutturato all’apprendimento e favorisce una comprensione approfondita dell’argomento. Funziona come una mappa che guida attraverso il territorio della conoscenza, assicurando di non tralasciare punti di riferimento importanti lungo il percorso.