Nel mondo moderno, dominato dall’iperconnessione e dalla costante stimolazione digitale, si perde spesso di vista l’importanza del pensiero lento per mantenere la mente in buona salute. Il neuroscienziato Pierluigi Brustenghi, con oltre trent’anni di esperienza in neurologia e psicoterapia, offre una prospettiva preziosa per preservare la nostra creatività e capacità riflessiva, in una recente intervista con Il Foglio.

I benefici del pensiero lento: scrittura a mano e linguaggio

Brustenghi sottolinea come le pratiche più efficaci per la salute mentale siano semplici e gratuite. Scrivere a mano, ad esempio, non solo attiva più aree cerebrali rispetto alla digitazione, ma stimola anche la memoria e la creatività. Il neurologo spiega che “quando scriviamo a mano, attiviamo dodici aree cerebrali, mentre digitando ne utilizziamo solo una o due”, evidenziando l’importanza della cognizione incorporata per mantenere viva la mente. Chi scrive a mano ha una memoria più funzionale.

Secondo Brustenghi, una delle conseguenze più gravi dell’iperconnessione è l’atrofia cerebrale nei giovani, documentata da studi che mostrano una riduzione fino al 20% del volume cerebrale negli adolescenti che trascorrono molte ore online. Il neurologo fa riferimento alla distinzione del Premio Nobel Daniel Kahnemann tra pensiero lento e pensiero veloce, suggerendo che l’epoca contemporanea favorisca troppo spesso l’impulsività del pensiero veloce.

Impariamo cose nuove e lasciamo la mente a vagabondare

Le sinapsi si riorganizzano ogni volta che apprendiamo qualcosa di nuovo, come ad esempio le parole. Chi possiede un vocabolario più ampio ha maggiori possibilità di successo nella vita. Poiché il linguaggio riflette la nostra identità, le modifiche nel modo in cui i giovani lo utilizzano rivelano molto sul presente. Si osserva un uso eccessivo del tempo verbale presente, mentre il congiuntivo, che esprime sogni, desideri e possibilità, sta progressivamente scomparendo. La sua mancanza comporta una trascuratezza di aree cruciali del lobo frontale, portando a una riduzione dell’espressività e delle capacità comportamentali.

Il neurologo esorta anche a ripensare il mind-wandering, il vagabondaggio della mente, come un mezzo per favorire l’innovazione e l’elaborazione creativa. Altri suggerimenti per preservare la salute mentale, la memoria e la creatività sono:

  • leggere su carta per favorire la capacità riflessiva
  • contemplare il mare, ascoltare musica, rivitalizzare l’embodied cognition
  • dormire nove ore per consentire al cervello di riordinare le cose apprese.