Legge di Bilancio 2025, dopo la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata presentata in Parlamento la bozza della nuova manovra finanziaria. La manovra per il 2025, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, si concentra sulle priorità, come “lavoro, salari, famiglia e sanità e lo fa senza aumentare le tasse e mantenendo i conti in ordine”.
Legge di Bilancio 2025, le misure previste per la scuola: ecco la bozza del testo (PDF)
La FLC-CGIL, in una nota informativa, fa notare come la nuova Legge di Bilancio 2025 non preveda risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali relativi al 2022/24. Questo significa che, per il personale del comparto “Istruzione e ricerca”, i finanziamenti disponibili copriranno solo un terzo dell’inflazione del triennio, con aumenti del 5,78% rispetto a un’inflazione del 18%.
Gli aumenti stipendiali previsti
A partire dal 2025, è previsto un modesto aumento del trattamento economico, limitato al salario accessorio, pari allo 0,22% del monte salari. Per la scuola, questo si traduce in un incremento di poco più di 93 milioni di euro, riservato esclusivamente ai docenti (e non al personale ATA), perpetuando una discriminazione nei confronti di 204mila lavoratori che garantiscono la funzionalità dei servizi scolastici.
A rischio la stabilizzazione di migliaia di precari
Un taglio lineare del 25% del turnover, prosegue il sindacato di Gianna Fracassi, è imposto a tutte le amministrazioni pubbliche, colpendo in particolare l’Università, la ricerca e l’Alta formazione artistica e musicale, mettendo a rischio la stabilizzazione di migliaia di precari. Per la scuola, si procede con un taglio netto, riducendo drasticamente la dotazione organica di 5.660 docenti e 2.174 unità di personale ATA, peggiorando ulteriormente le già difficili condizioni operative.
Carta del docente per i precari
Inoltre, la Carta del docente viene estesa al personale supplente annuale con nomina al 31 agosto, escludendo, però, oltre 140mila docenti precari con nomina al 30 giugno. Il beneficio di 500 euro annui potrebbe essere ridotto annualmente in base al numero di docenti e alle risorse disponibili.
Fondo valorizzazione del sistema scolastico
Infine, è stato istituito un fondo di 122 milioni di euro per il 2025, destinato genericamente alla “valorizzazione del sistema scolastico” e gestito dal Ministro. FLC-CGIL non riesce a comprendere come mai questa cifra non sia stata destinata al Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, per compensare il lavoro aggiuntivo del personale docente e sanare l’esclusione del personale ATA. È possibile consultare il testo integrale della bozza della Legge di Bilancio 2025.