Sarebbe comico, se non fosse anche un po’ tragico. Le scuole non protocollano e non consegnano le circolari destinate ai genitori e poi si seccano se qualcuno sollecita. L’ennesima riprova è giunta quando una solerte Assistente amministrativa ha chiamato la sede dell’AGe Toscana per lamentarsi del fatto che nel sollecito si citasse anche il Codice delle Comunicazioni, il quale appunto prevede che le missive debbano essere consegnate ai destinatari. Prima ovviamente erano arrivate -come al solito- le lamentele di tanti genitori che avevano saputo dell’incontro sui social, ma non avevano ricevuto nulla dalla propria scuola.
Circolari ai genitori: o bastano i social?
Inizia così la lettera inviata in redazione da parte dell’AGe Toscana, relativa alla mancata consegna di una circolare in merito ad un webinar programmato per giovedì 7 novembre alle 21. “Non è giusto che dei rappresentanti di classe interessati restino esclusi, per cui stiamo utilizzando tutti i nostri canali social per diffondere il link“.
“A protocollo l’ho cercato e non si trova. Se avete inviato la vostra circolare di martedì sera, era il 29 ottobre, poi come lei sa il 31 era sciopero e dopo c’è stato il ponte – si è lamentata l’assistente in data 4 novembre. In buona sostanza siamo in ritardo di un giorno! Adesso devo giustificare il ritardo con il Dirigente e la DSGA”. Come darle torto, se non fosse che l’invito per il webinar gratuito “Il Rappresentante di classe” programmato per giovedì 7 novembre alle 21 era stato inviato alle scuole martedì 22 ottobre!
Non è valso il fatto che nella circolare ci fossimo rivolti direttamente al Dirigente scolastico evidenziando che coinvolgere i genitori è un antidoto efficace contro la dispersione scolastica e per la prevenzione della violenza, specificando che spesso capita, nel fare consulenza ai genitori, di vedere che molte incomprensioni derivano dal fatto che i genitori non capiscono le modalità di funzionamento della scuola e si sentono respinti, se non addirittura frustrati. Talora questo sfocia in atti di violenza: ben pochi se si considera il numero totale dei genitori, ma sempre troppi per una società civile, soprattutto se compiuti a scuola.
Il ruolo dei genitori
“Negli anni abbiamo riscontrato che i genitori, adeguatamente formati, riescono a costruire rapporti di fattiva collaborazione con la realtà scolastica -ha dichiarato Rita Manzani Di Goro, presidente di AGe Toscana- Questo vale soprattutto per i Rappresentanti di classe, che mediano tanto più efficacemente fra genitori e scuola quanto più sono formati. Tramite loro, le buone pratiche si diffondono tra i genitori e tutta la comunità scolastica ne guadagna”.
Noi Associazioni dei genitori conosciamo questa situazione da molti anni ma recentemente, colmo dei colmi, anche il Ministero ha fatto una circolare di sollecito perché le informazioni relative al PNRR non vengono girate ai genitori. (M.I.M. Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione nota n. 6723 del 27.9.2024 “Comunicazione scuola-famiglia”).