Nel nostro Paese la legge 104 del 1992 tutela tutte le persone con disabilità: in base al grado di invalidità che lo Stato riconosce, vi sono delle agevolazioni sia per il soggetto affetto da disabilità, sia per i propri familiari. Di quali aiuti può usufruire chi presenta un’invalidità indicata dalla legge 104 art. 3 comma 1? Quali diritti ha? Vediamolo insieme qui di seguito.
Riconoscimento legge 104
La persona con disabilità presenta all’INPS domanda di invalidità: l’istituto fissa una visita per il paziente durante la quale può accertare il livello di gravità dell’handicap presente. L’art. 3, comma 1 della legge 104 del 1992 rappresenta un verbale che viene redatto al soggetto che “presenta una minorazione psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”: chi ha ottenuto il riconoscimento di tale articolo non presenta una situazione di gravità dell’handicap pari al 100% (art 3 comma 3), ma corrispondente al 35%.
Di cosa può usufruire chi ha un art 3 comma 1
A chi si riconosce una disabilità indicata dalla legge 104 art 3 comma 1, quindi, è riconosciuta un’invalidità del 35%. In questo caso si possono applicare integralmente le detrazioni pari al 19% per le spese relative a:
- Trasporto in ambulanza;
- Acquisto di arti artificiali per la deambulazione;
- Costruzione di rampe per eliminare le barriere architettoniche;
- Adattamento dell’ascensore per l’utilizzo della carrozzella;
- Acquisto di strumentazioni tecnico / informatiche per facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei disabili (ad esempio modem, pc, tastiera espansa), per i quali è altresì prevista l’IVA agevolata al 4% (a patto che siano funzionali all’invalidità e che ci sia un certificato medico che ne attesti la necessità);
- Mezzi per deambulare, accompagnare o sollevare il disabile.
L’INPS, però, non prevede agevolazioni economiche al di sotto della soglia di invalidità del 74%. Tuttavia, anche se con il comma 1, la persona interessata ha diritto a:
- disporre del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
- rifiutare di svolgere lavoro durante le ore notturne;
- se dipendente della pubblica amministrazione, con un grado di invalidità maggiore ai due terzi o con minoranze, iscritto alle categorie prima seconda e terza della tabella A, ha priorità di scelta tra le sedi disponibili e ha la precedenza nell’effettuare domanda di trasferimento;