Legge di Bilancio 2025
Legge di Bilancio 2025

La legge di bilancio 2025 sta proseguendo il suo iter. La discussione degli emendamenti prenderà il via dal prossimo 9 dicembre e, salvo ritardi, il testo definitivo arriverà in Aula il 15 dicembre. L’approvazione finale, nelle intenzioni del Governo, se tutto filerà liscio, dovrebbe avvenire poco prima di Natale. Come ha riportato Italia Oggi le tempistiche si sono protratte a causa del decreto collegato , il DL Fiscale, che ha tenuto occupati per giorni i parlamentari. Alla Manovra Finanziaria 2025 ricordiamo che sono stati presentati importanti emendamenti anche sul fronte della scuola. Di seguito i dettagli.

Legge di bilancio, quali emendamenti sono ancora in corsa per la scuola?

La discussione delle proposte di modifica presentate alla legge di bilancio partirà dalla prossima settimana. Nel frattempo non si hanno molte notizie sugli emendamenti segnalati riguardanti la scuola. Per certo si conoscono alcuni emendamenti che interessano le scuole paritarie: il voucher fino a 1.500 euro e quello fino a 2 mila euro per le famiglie che iscriveranno i figli presso questi istituti, a patto che venga rispettata una precisa soglia di reddito, individuata sui 40 mila euro. Prevista anche l’esenzione dal pagamento IMU dei fabbricati “destinati esclusivamente all’esercizio di attività scolastiche parificate“.

Tra gli ulteriori e più noti emendamenti sappiamo di quello che prevede maggiori risorse per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e la proposta di modifica volta all’assunzione di 101 funzionari scolastici regionali per supportare le scuole nella gestione dei contratti su forniture e servizi.

Le misure già certe sul fronte scolastico

Già contenute all’interno della legge di bilancio, con riguardo sempre alla scuola, troviamo:

  • 75 milioni dall’anno scolastico 2025/2026 per la stabilizzazione dei docenti di sostegno;
  • 93,4 milioni per il fondo destinato al Miglioramento dell’offerta formativa;
  • 100 milioni per potenziare l’attività di nuove figure, come tutor e orientatori;
  • 111 milioni per migliorare il funzionamento delle istituzioni scolastiche nel 2025/2026;
  • 60 milioni per estendere l’utilizzo della Carta dei docenti anche ai precari con contratti annuali (al 31 agosto).