Il 23 ottobre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la bozza di legge di bilancio 2025. Il testo, composto da 144 articoli, è stato depositato alla Camera, da cui partirà l’iter parlamentare. Il via alle audizioni in Commissione di Bilancio, secondo quanto si apprende da Il Sole 24 ore, dovrebbe essere previsto dal 28 ottobre. Nel frattempo le varie forze politiche potranno presentare gli eventuali emendamenti, il cui termine per la presentazione degli stessi è fissato tra l’8 e il 10 novembre. Non si assisterà allo stesso ‘diktat’ dell’anno scorso dello ‘zero emendamenti’; dall’Esecutivo viene comunque auspicato di limitare le proposte di modifica per garantire un esame rapido e arrivare all’approvazione definitiva prima di Natale. Intanto sul fronte scolastico si è accesa la polemica sui tagli di docenti e ATA.
Legge di Bilancio: il ‘botta e risposta’ tra Ministero e opposizione sui tagli del personale scolastico
Dalla bozza della legge di bilancio 2025 sono emersi tagli pari a quasi 8 mila unità complessive tra docenti e ATA (nel dettaglio 5.660 posti dell’organico dell’autonomia dei docenti e 2.174 unità del personale ATA). Numeri, questi, che hanno subito destato malcontento all’interno del personale scolastico, oltre che all’interno della compagine politica dell’opposizione. “Altro che investimenti sull’istruzione e la tanto sbandierata valorizzazione del personale. Solo tagli lineari scritti nero su bianco” ha commentato Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Partito democratico, a cui ha fatto eco anche Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata Dem: “Anche nel settore scolastico il governo Meloni deve intestarsi un risultato storico, quello di essere il primo esecutivo dai tempi della Gelmini a tagliare il personale scolastico, dopo le assunzioni degli ultimi dieci anni”. Attacchi sono inoltre arrivati dalla senatrice Simona Malpezzi (PD) e dal capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso.
Immediata la risposta da viale Trastevere, che prontamente ha voluto chiarire come la misura contenuta nella Manovra Finanziaria che prevede tagli nel personale scolastico sarà solo un intervento transitorio “di riduzione del turn over che non intacca la dotazione complessiva dell’organico, anche in ragione delle assunzioni che si faranno sul sostegno”, precisando altresì: “Nel corso dell’iter di approvazione del provvedimento si avrà l’occasione per precisare la temporaneità della misura”.