Parlamento
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Manovra finanziaria 2025, il Parlamento ha approvato sabato scorso in via definitiva la Legge di Bilancio 2025, che ora dovrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Sono diverse le novità in arrivo per la scuola, anche se ci si aspettava decisamente di più per quanto riguarda lo stanziamento di nuove risorse economiche.

Scuola, le novità contenute nella Legge di Bilancio 2025 approvata dal Parlamento

Ecco alcune delle principali misure previste per il settore scolastico:

  • Comma 565 (Valorizzazione sistema scolastico): 122 milioni di euro nel 2025 (di cui 24,99 milioni destinati al sostegno), 189 milioni di euro nel 2026 (di cui 75 milioni destinati al sostegno);
  • Comma 566: 15 milioni di euro in più per gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) nel 2026;
  • Comma 567: Incremento di 1.866 posti di sostegno per il 2025/26 e 134 per il 2026/27;
  • Comma 568: Concorsi per l’assunzione di 101 funzionari per gli Uffici Scolastici Regionali nel 2025;
  • Comma 570 (Scuola paritaria con alunni con disabilità): 50 milioni di euro nel 2025 e 10 milioni nel 2026;
  • Comma 572, 573 e 574: Carta docente estesa ai supplenti annuali, con un importo fino a 500 euro per tutti, con la definizione dell’importo annuale in base al numero di docenti tramite decreto del MEF e del MIM;
  • Comma 575: 2 milioni di euro per la Settimana STEM;
  • Comma 577: 500 mila euro per gli studenti con disabilità nelle istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica);
  • Comma 578: 500 mila euro per progetti educativi sul benessere affettivo, sessuale e relazionale;
  • Comma 591 (CNR): 9 milioni nel 2025, 12,5 milioni nel 2026, e 10,5 milioni nel 2027 per l’assunzione di ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi;
  • Comma 825: Per i ricercatori universitari, turnover al 100% nel 2025 e al 75% nel 2026;
  • Comma 828: Riduzione di 5.660 posti di docenti nel 2025/2026 e di 2.174 posti Ata nel 2026/2027.

Anief: ‘Poche risorse per la scuola’

Marcello Pacifico, presidente Anief, ha sottolineato che sarebbe fondamentale che il Parlamento, attraverso il prossimo provvedimento sul PNRR, autorizzasse risorse adeguate per valorizzare il sistema scolastico, a partire dall’attivazione dei contratti scaduti dell’organico aggiuntivo e dell’Agenda Sud. Inoltre, sarebbe utile cogliere l’occasione della verifica sullo stato di attuazione del PNRR con la Commissione Europea nei primi mesi del 2025 per negoziare obiettivi legati al reclutamento dei docenti, alle assunzioni e ai trasferimenti, introducendo un doppio canale per gli idonei dei concorsi del 2023 e i precari storici, nonché per abolire i vincoli sui trasferimenti del personale di ruolo.

Sul fronte salariale, Pacifico ha ricordato che la Legge di Bilancio prevede risorse per il rinnovo contrattuale del personale scolastico per i prossimi anni, ma la situazione resta insoddisfacente. Infatti, l’Aran non ha ancora convocato i sindacati, e nonostante l’intenzione di arrivare al 2030 con un aumento del 16%, l’inflazione continua a erodere il potere d’acquisto. A partire da gennaio 2025, gli aumenti mensili del 3,35% previsti dalla Legge di Bilancio saranno rapidamente assorbiti. I successivi piccoli aggiustamenti salariali, previsti per aprile e luglio, sono insufficienti, considerando che i docenti guadagnano in media 6.000 euro meno rispetto a chi lavora nei ministeri.

Un’altra questione sollevata riguarda i supplenti: quelli con contratto fino al 31 agosto otterranno la Carta del Docente, ma non quelli con contratto fino al 30 giugno, quei docenti dovranno ricorrere in Tribunale per ottenerla. Inoltre, il sistema scolastico italiano è stato deferito dalla Commissione Europea per la questione del precariato, con l’Italia che rischia sanzioni quotidiane per il trattamento dei lavoratori precari. In tema di sostegno agli alunni con disabilità, i posti in organico sono insufficienti: sebbene siano stati previsti 2.000 posti in più, ne mancano almeno 118.000. Anief continua a chiedere che i posti in deroga vengano trasformati in posti di diritto, con l’assunzione di 40.000 docenti specializzati e l’avvio di corsi di specializzazione per altri 80.000 docenti.