Alla Federazione nazionale e regionale dei pensionati (Fnp) sono giunte numerose segnalazioni in merito al mancato pagamento relativo alla liquidazione dei TFR per i pubblici dipendenti. Secondo la normativa, l‘Inps dovrebbe effettuare il pagamento entro 12 mesi dalla cessazione dal servizio per raggiunti limiti ed entro 24 mesi dalla cessazione dal servizio per dimissioni e licenziamento. Dato che ciò non avviene, la Fnp ha predisposto una specifica diffida come sollecito di pagamento.

Diffida in caso di mancato pagamento del TFR

La diffida per il mancato pagamento del TFR deve essere inoltrata dal pensionato tramite PEC o raccomandata A/R, alla sede dell’istituto territorialmente competente. Il termine della diffida è di 90 giorni. Trascorso questo tempo, se l’Inps non ha provveduto alla liquidazione della prestazione, la Federazione pensionati procederà in sede giudiziaria. Rivolgersi a Fnp per il modello di diffida.

Anche i privati possono utilizzare lo stesso iter. Quando l’ex azienda non corrisponde il TFR, bisogna agire prima della prescrizione, ovvero entro i 5 anni dal mio ultimo giorno di lavoro. In caso contrario, il TFR non potrà più essere reclamato. La prima cosa da fare per non perdere il Trattamento di Fine Rapporto è certificare la richiesta del credito vantato del lavoratore, tramite una lettera di sollecito e di diffida mancato pagamento TFR. E’ bene farsi assistere da un Sindacato e/o Legale per la redazione della stessa.