Sta facendo discutere il mancato rinnovo della procedura assunzionale sui posti di sostegno ex art 59. Si parla impropriamente di ‘abrogazione’, ma in realtà è stato il decreto Milleproroghe, ora legge, a non aver semplicemente previsto una proroga per l’a.s 2024/25. Tra proteste e petizioni online molti precari si stanno chiedendo dunque se ci sono ancora possibilità che vi si ricorra. Le incognite sono tante, e sebbene i sindacati stiano facendo pressioni, unitamente anche all’eventuale alternativa del doppio canale di reclutamento (che metterebbe d’accordo tutti, anche i precari su posto comune), non sembrano esserci segnali positivi ad oggi. Sulla questione ha fatto il punto della situazione Manuela Pascarella, rappresentante sindacale Flc CGIL.

Procedura ex art 59: quali mosse attuare perchè sia rinnovata?

Durante la diretta di Orizzonte Scuola del 22 febbraio inevitabilmente è stata toccata la tematica della procedura ex art 59. Al riguardo Manuela Pascarella (Flc CGIL) ha spiegato qual è il nodo della questione. Innanzitutto ha ribadito la situazione problematica che interesserà diverse regioni, in cui i candidati al primo concorso del PNRR sono di molto inferiori rispetto ai posti su sostegno messi a bando. E questo già fa capire l’entità delle cattedre scoperte che ci sarà a settembre. Inevitabile sarebbe quindi accostare alla strada dei concorsi un’altra soluzione. La procedura ex art 59, tra l’altro, aveva già avuto modo di dimostrare il proprio successo nei 3 anni a cui vi si è fatto ricorso.

La sindacalista, in merito al rinnovo della citata procedura straordinaria, ha poi aggiunto: “Sappiamo che l’Amministrazione sarebbe d’accordo ma, avendo in questo momento dei target assunzionali che sono stati concertati con la Commissione Europea, sulle procedure di reclutamento il Ministero deve mediare e concordare tutto con la Commissione stessa e con l’unità del PNRR. Quindi bisognerebbe sollecitare il Ministro Valditara ad avviare con decisione tutte le interlocuzioni utili a portare a casa questo risultato.