Il 10 aprile 2024 è stata indetta una manifestazione a Roma, in viale Trastevere 76/a, davanti alla sede del MIM a partire dalle ore 14. La mobilitazione è stata indetta da ANLI unitamente a ‘Scuola, lavoro e libertà ’, e vuole farsi portavoce di docenti, triennalisti, precari storici e tutti coloro che si sentono penalizzati dalle attuali politiche. Abbiamo raggiunto Alessandra Gammino, presidente dell’Associazione Nazionale Liberi Insegnanti (ANLI) per parlare delle richieste oggetto della manifestazione e delle aspettative.
Una manifestazione per chiedere di valorizzare il servizio prestato nella scuola
ANLI e ‘Scuola, Lavoro e Libertà ’ manifesteranno il 10 aprile davanti al MIM. Quali sono le vostre richieste?
Noi chiediamo che venga introdotto e reso permanente un sistema di reclutamento che valorizzi il servizio prestato nella scuola, con il quale si immettano in ruolo i docenti attraverso la valutazione di titoli e servizi. In pratica chiediamo che venga approvato il doppio canale di reclutamento, immettendo in ruolo i docenti almeno per il 50% da GPS. Chiediamo inoltre che vengano valutati tutti i titoli posseduti, anche esteri, e le partecipazioni ai concorsi come lo straordinario bis. Chiediamo poi l’attivazione immediata dei corsi abilitanti per triennalisti e partecipanti al concorso straordinario bis ed una riduzione dei costi degli stessi corsi.
Parliamo di concorsi PNRR. Il primo che si sta svolgendo, dai dati emersi finora, non sembra essere, per l’ennesima volta, risolutivo del precariato. Cosa ne pensa al riguardo?
Riteniamo che i concorsi PNRR siano solo uno strumento di propaganda che non risolve minimamente il problema del precariato, tanto da essere aperti a persone che mai hanno messo piede in una scuola, almeno da insegnanti. Anzi, i concorsi PNRR, a nostro parere, peggioreranno ulteriormente la piaga del precariato.
Serve la volontà politica
Avete avuto contatti con esponenti politici e/o sindacati disposti a sposare le vostre cause (non solo a parole ma anche nei fatti)?
Finora abbiamo avuto contatti con esponenti politici e sindacali che hanno promesso mari e monti ma che ora non rispondono più al telefono e, sui social, cancellano i nostri commenti ai loro post.
Sono molti i docenti precari che credono in ANLI. Quali previsioni si sente di fare? Sarà la volta buona per il doppio canale di reclutamento? Ci potrebbero essere ancora le tempistiche per poterlo mettere in atto?
Crediamo che se c’è la volontà politica tutto si possa fare. Tuttavia siamo fermamente convinti che ad ogni azione della politica ci sarà una reazione decisa da parte del mondo della Scuola che non tollera più azioni mirate a fare business sulla pelle dei lavoratori e degli studenti. Se la politica non agirà tempestivamente, la stessa deve sapere a cosa va incontro.