Soldi
Soldi

Si avvicina il periodo della legge di bilancio e, come consuetudine, ci potrebbero essere delle novità interessanti per il mondo scolastico. Secondo le prime indiscrezioni, infatti, il governo sarebbe intenzionato ad intervenire sull’IRPEF dei redditi medi nell’ambito della manovra 2025. Lo scaglione intermedio verrebbe infatti ampliato, passando dagli attuali 50.000 euro a 60.000 euro. Inoltre, potrebbe ridursi l’aliquota dall’attuale 35% fino al 33%.

L’attuale sistema IRPEF

Ad oggi, le fasce IRPEF in Italia sono sostanzialmente tre, rimodulate dall’ultima manovra finanziaria. I redditi fino a 28.000 euro vengono tassati al 23%, mentre quelli compresi tra 28.000 euro e 50.000 euro annui subiscono un impatto del 35%. Oltre tale soglia, l’aliquota è del 43%. Precedentemente, le aliquote IRPEF erano suddivise in quattro aree. Con la modifica di cui sopra, i redditi fino a 60.000 euro beneficerebbero dell’aliquota inferiore. Non solo modifiche agli scaglioni, però: l’idea, come anticipato, è quella di ridurre l’aliquota di due punti percentuali, scendendo al 33%.

Dalle prime stime, come riporta un articolo di ItaliaOggi, il problema principale sono le risorse necessarie per questa operazione. Solo per confermare l’attuale assetto fiscale, occorrono oltre 4 miliardi di euro. Riducendo di un ulteriore 2%, si potrebbe salire fino a 6 miliardi. Una cifra non indifferente.

Taglio del cuneo fiscale

Questa previsione fa il paio con l’atteso rinnovo del taglio del cuneo fiscale. Tale misura ha avuto un ruolo fondamentale negli ultimi anni per consentire di salvaguardare gli stipendi netti. Ad oggi, il taglio del cuneo fiscale interessa le retribuzioni fino a 35.000 euro annui. Il beneficio massimo è pari a 100 euro mensili. Il Governo ha definito prioritario confermare questa mossa. Anche qui, il costo da sostenere è elevato, stimato in circa 10 miliardi per il 2024, ma è troppo importante per evitare di ridurre i redditi e comprimere le spese.