Oggi è stata posta la questione di fiducia sul testo della Manovra Finanziaria 2025, arrivata con qualche ora di ritardo rispetto alla ‘timeline’. Il testo del disegno di legge è infatti arrivato in aula stamattina alle ore 8, ma la seduta è subito stata sospesa a seguito dell’assenza dei rappresentati del governo. Immediata la protesta dell’opposizione. Entro domani, 20 dicembre, alle ore 23, dovrebbe essere apposto il voto finale alla Camera; dopodichè sarà la volta del passaggio al Senato, atteso, nelle intenzioni del Governo, tra Natale e Capodanno. Una corsa contro il tempo, dunque, dettata anche dai continui scontri su aspetti fondamentali della legge di bilancio che hanno rallentato l’iter. Sul fronte scolastico sono due le tematiche principali intorno alle quali, nelle ultime settimane, si è avvertito il maggior dibattito: i docenti risultati idonei ai concorsi e l’organico aggiuntivo ATA. Su questi due aspetti non c’è stato nulla da fare: gli emendamenti non sono passati creando un grande malcontento.
Una Manovra travagliata
Le intenzioni iniziali del Governo erano quelle di arrivare all’approvazione definitiva della Manovra 2025 appena prima di Natale, come spesso aveva dichiarato la premier Giorgia Meloni. Lungo il percorso parlamentare si sono però susseguiti ritardi, sedute notturne, riformulazioni, emendamenti cancellati, poi ripresentati, contrasti tra i partiti, anche all’interno della stessa compagine della maggioranza. Il risultato è comunque una Legge di Bilancio che peserà circa 30 miliardi di euro, cercando di toccare diversi settori ma lasciandone comunque scontenti altri, tra cui la scuola. L’attenzione è stata posta principalmente su famiglie, lavoro, sostegni all’economia e lotta contro l’inflazione.
I grandi assenti: idonei e organico aggiuntivo ATA
Oggi è stata posta la fiducia sul maxi emendamento presentato dal Governo. Sul fronte scolastico non compare nulla che riguardi gli idonei dei concorsi 2023, vincoli mobilità e stabilizzazione dei precari. Inoltre nessuna novità viene contemplata in merito al ripristino dell’organico aggiuntivo ATA, mettendo a repentaglio le risorse del PNRR.
Marcello Pacifico (Anief) ha invitato il Parlamento a procedere, attraverso il prossimo provvedimento sul PNRR, ad autorizzare le risorse per la valorizzazione del sistema scolastico per riattivare nel 2025 i contratti scaduti dell’organico aggiuntivo e dell’Agenda sud, e considerare che con la Commissione europea nei primi mesi del nuovo anno è prevista la verifica sullo stato di attuazione del PNRR: si potrebbero infatti in quella sede andare a contrattare gli obiettivi relativi al reclutamento dei docenti e ai trasferimenti con l’introduzione di un doppio canale per gli idonei dei concorsi 2023 e precari storici e l’abolizione dei vincoli alla mobilità .