A stento la Manovra Finanziaria 2025 sta proseguendo il suo iter. In base alle ultime fonti si va verso la seduta notturna ed è previsto che il provvedimento arrivi in Aula alla Camera mercoledì 18 dicembre. La maggioranza punterebbe a chiudere entro il 20 dicembre. Sembrerebbe però emergere la mancanza di un accordo sui tempi di approvazione in Commissione Bilancio. Vediamo di seguito gli ultimi aggiornamenti.
Manovra 2025: cosa sta rallentando l’iter?
Una legge di bilancio, a quanto pare, travagliata. Le ultime notizie arrivano a conclusione della riunione dei capigruppo politici, in cui non sembrerebbe essere arrivati a trovare un accordo tra maggioranza e opposizione sulle tempistiche di fine esame della Manovra Finanziaria. Il tempo eppure stringe, e per evitare l’esercizio provvisorio occorre comunque rispettare il termine del 31 dicembre 2024.
Come riporta Adnkronos la legge di bilancio dovrebbe però arrivare alla discussione dell’aula mercoledì 18 dicembre a partire dalle 14, con votazioni non prima delle 17, quando sarà eventualmente posta la questione di fiducia.
Le motivazioni per cui non ci sarebbe stato l’accordo sono state rese note dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: “La capigruppo serviva per stabilire un cronoprogramma teorico, non c’è perché non c’è l’unanimità. Il presidente Fontana ne aveva proposto uno che chiudeva su venerdì andando in aula con la fiducia mercoledì, ma su questo non c’è l’accordo“.
Dall’opposizione viene poi rimarcato come proprio nel corso dell’ultima riunione è emerso come le questioni sottoposte non hanno trovato alcun margine di accoglimento, oltre a stravolgimenti recenti del testo della Manovra lontani dalla versione originaria su temi del tutto estranei. “Credo dal governo e dalla maggioranza ci sia una modalità inaccettabile di discutere di questi temi mentre il Paese attende risposte su altre questioni, come sanità, lavoro. C’è un interesse spasmodico per questioni poco centrali per lo sviluppo e la tenuta sociale. Non c’è nessun accordo“. Queste le parole della capogruppo PD Chiara Braga.