Parlamento
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Sono stati presentati in Commissione Bilancio gli emendamenti alla Manovra Finanziaria 2025 riguardanti anche il settore scolastico. Anef ha elencato tutti quelli che sono stati suggeriti dallo stesso sindacato. Ora si attende il vaglio di ammissibilità. Dopodichè, le proposte di modifica ammissibili saranno sottoposte al voto in seno alla Camera dei Deputati. Vediamo di seguito i dettagli.

Elenco emendamenti

Gli emendamenti presentati alla legge di bilancio toccano le principali tematiche del mondo scolastico e dell’istruzione. Le proposte di modifica possono essere così riassunte:

  • incremento MOF;
  • fondo comunità educante;
  • fondo per il sostegno della comunità educante;
  • deroghe al dimensionamento isole e aree svantaggiate;
  • ripristino dell’organico aggiuntivo ATA fino al 30 giugno 2026;
  • tempo mensa prolungato;
  • previsione dei buoni pasto per tutto il personale scolastico;
  • riscatto gratuito della laurea;
  • istituzione del profilo professionale assistente all’autonomia e comunicazione per alunni con disabilità;
  • riconoscimento dell’indennità al personale docente e ATA in servizio presso scuole montane;
  • le assunzioni degli idonei 2020 e 2023;
  • estensione della carta del docente anche ai precari con contratto al 30 giugno, nonchè in servizio per supplenze brevi e temporanee, e anche per il personale ATA;
  • RPD ai supplenti brevi e saltuari;
  • status giuridico ed economico del personale docente delle istituzioni AFAM;
  • misure a sostegno delle assunzioni negli enti e presso le istituzioni di ricerca;
  • retribuzione del personale docente e tecnico-amministrativo afferente le istituzioni AFAM.

Il commento di Marcello Pacifico (Anief)

Nell’annunciare ed elencare gli emendamenti presentati alla Manovra Finanziaria 2025 Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha così commentato nelle scorse ore: “Ancora una volta le proposte del nostro giovane sindacato trovano interesse in Parlamento. Ora tocca al Governo esprimere parere favorevole a proposte che mirano a rispondere ad alcune delle emergenze del nostro sistema scolastico. Rimane la protesta sfociata nello sciopero odierno, del 15 novembre, sull’assenza di soluzioni per evitare l’abuso di contratti a termine: a questo scopo, chiediamo il doppio canale di reclutamento da GaE e graduatorie di merito per precari storici e idonei di tutti i concorsi, per riconoscere una specifica indennità attribuita per contratto dopo 36 mesi di servizio e non per ricorso, per sanzionare tale abuso e per coprire nelle norme pattizie le coperture finanziarie al fine di garantire la parità di trattamento economica e giuridica tra personale precario e di ruolo”.