Ministero dell'Istruzione e del Merito
Ministero dell'Istruzione e del Merito

Maturità 2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha provveduto a pubblicare i nomi dei componenti delle commissioni per gli Esami di Stato del secondo ciclo d’istruzione: i nominativi sono visualizzabili attraverso un apposito motore di ricerca predisposto dal dicastero di Viale Trastevere.

Esami di maturità 2024, il MIM pubblica i nominativi dei componenti delle commissioni

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i nominativi dei Presidenti delle commissioni (e componenti) per i prossimi Esami di Stato. È possibile conoscere tali nominativi, collegandosi al motore di ricerca appositamente predisposto dal MIM. 

Le possibili ricerche sono di tre tipologie: è possibile cercare per tipologia d’indirizzo dell’istituto oppure digitando il nome della scuola; infine, è possibile cercare tramite provincia della commissione e nominativo. Per consultare i nomi dei componenti delle commissioni per i prossimi esami di maturità, occorre recarsi al seguente indirizzo Web: https://matesami.pubblica.istruzione.it/VisualizzaCommissioniEsami/indirizzi/ricerca

Anief, Marcello Pacifico sui compensi per il personale docente impegnato negli esami di maturità: ‘Cifre ridicole, quasi offensive’

Le commissioni d’Esame saranno composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, ha colto l’occasione per ricordare le cifre ‘ridicole’ destinate al personale docente impegnato negli esami di maturità. Pacifico parla di cifre “quasi offensive per un insegnante che conduce con dedizione e impegno la sua missione educativa: come si fa a dare appena 399 euro lorde, che diventano meno di 200 euro nette, a un commissario interno e poco più ad uno esterno?”, si domanda Pacifico che ricorda come “quasi sempre le prove e le riunioni legate agli esami finali del secondo ciclo termineranno non prima della decade di luglio e una volta terminate dovranno comunque rimanere a scuola per le attività estive. In tanti riusciranno a malapena a fruire le ferie previste per legge. Altro che tre mesi di vacanza – sottolinea il leader di Anief – La verità è che chi governa il Paese dovrebbe avere molta più attenzione per coloro che sono deputati alla crescita umana, culturale e professionale delle nuove generazioni“.