Come sappiamo, ieri, 25 marzo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’Ordinanza Ministeriale n.55 che disciplina gli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024. Adesso si hanno indicazioni precise su come si svolgerà la prova orale della maturità 2024: vediamolo insieme qui di seguito.
La prova orale dell’esame di maturità 2024
Il 19 giugno, con la prima prova scritta, prenderà avvio l’esame di maturità 2024 per i tantissimi studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di II grado. Il 20 giugno si proseguirà con la seconda prova e il 25 inizierà la terza prova. ogni commissione di esame stilerà il calendario relativo al colloquio orale. Questo è disciplinato dall’art. 17, comma 9, del d. lgs. 62/2017, e ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa o dello studente (PECUP). Nello svolgimento dei colloqui la commissione d’esame tiene conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente.
Come indicato dall’art. 22 comma 3 della suddetta ordinanza, il colloquio si svolge a partire dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione/classe, attinente alle Indicazioni nazionali per i Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali. Il materiale è costituito da un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema, ed è predisposto e assegnato dalla commissione/classe.
Come avviene l’assegnazione dei materiali
Quest’ultima provvede alla predisposizione e all’assegnazione dei materiali all’inizio di ogni giornata di colloquio, prima del loro avvio, per i relativi candidati. Il materiale è finalizzato a favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare. Nella predisposizione dei materiali e nella assegnazione ai candidati della maturità 2024, la commissione/classe tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze realizzati, con riguardo anche alle iniziative di individualizzazione e personalizzazione eventualmente intraprese nel percorso di studi, nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida.