medicina 2024
Giovane medico

Con la sentenza dello scorso 10 aprile, il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar del Lazio ed ha quindi riaperto la graduatoria relativa al test d’ingresso di Medicina 2023: quanti sono adesso i posti ancora disponibili per l’immatricolazione?

Medicina 2023: i posti in graduatoria

Come precedentemente anticipato, la sentenza del Consiglio di Stato del 10 aprile 2024 ha sbloccato la graduatoria dei TOLC-MED 2023. Il test d’ingresso era stato messo in discussione da oltre 3 mila ricorsi. Tanto che lo scorso 17 gennaio il Tar del Lazio ne aveva annullato la validità. La contro-sentenza sembrerebbe ora confermare il meccanismo precedentemente contestato e dare quindi ragione al CISIA, il consorzio interuniversitario che all’epoca si era occupato delle prove.

Da un punto di vista pratico, ciò ha portato alla riapertura della graduatoria dove al momento sarebbero disponibili ben 664 posti. Come si legge dal portale del Ministero dell’Università e della Ricerca, gli studenti idonei sono stati avvisati delle novità. Il Mur ha di fatto comunicato che i candidati, ad eccezione degli immatricolati, dei rinunciatari e di coloro che rientrano nello status ‘posti esauriti’, devono confermare il proprio interesse a rimanere in graduatoria entro il 26 aprile 2024. Per farlo occorre accedere all’area riservata CINECA attraverso il portale Universitaly ed entrare nella sezione apposita dove sarà possibile cliccare su Conferma di interesse. In assenza di conferma, si verrà esclusi dagli scorrimenti e si perderà il diritto all’immatricolazione.

Cosa succede ai ‘quartini’

Resta ancora da sciogliere il nodo dei ‘quartini’, ovvero gli studenti di quarta superiore che hanno sostenuto il test l’anno scorso con risultati positivi. Per il momento non è stato comunicato ancora nulla di ufficiale a riguardo. Tuttavia, come ipotizzato anche dal Corriere della Sera, è probabile che il Mur decida di definire una specifica normativa che consenta il riconoscimento e la gestione dei punteggi utili all’accesso ai corsi di studio degli studenti interessati.