Il DDL sull’accesso ai corsi di laurea di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Veterinaria che prevede lo stop al test d’ingresso e l’introduzione di un semestre filtro ha ottenuto il via libera da parte del Senato con 87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astensioni. Ora tocca alla Camera esprimersi a riguardo.
Medicina: il Senato conferma lo stop al test d’ingresso
Il DDL per la riforma del numero chiuso per Medicina e Veterinaria consta di tre articoli. Il primo mira a potenziare il Servizio sanitario nazionale, incrementando il numero e la qualità dei professionisti sanitari. Il secondo vuole introdurre un accesso libero al primo semestre dei corsi di laurea, eliminando il numero chiuso iniziale, con un’ulteriore selezione per il secondo semestre, basata su esami e una graduatoria nazionale di merito. Il terzo prevede la revisione delle normative attuali per allinearle ai nuovi criteri stabiliti.
Dunque, non si tratterebbe di una vera abolizione del numero chiuso in quanto, seppur verrà eliminato il test d’ingresso così come lo conosciamo, in realtà ci sarà comunque un sistema di selezione posticipato alla fine del primo semestre. Chi non passerà al secondo step continuerà la sua carriera accademica in un corso di studi affine, che dovrà essere indicato come seconda scelta al momento della doppia iscrizione al semestre propedeutico.
Quali sono i prossimi step
La discussione passa ora alla Camera. In questa sede potrebbero esserci possibili modifiche al testo prima del passaggio alla Commissione Bilancio. Seguirà, poi, la votazione finale alla Camera e la successiva emissione dei decreti attuativi da parte del MUR, con la pubblicazione ufficiale della legge.
Per quanto riguarda l’entrata in vigore, si punterebbe al 2025. I tempi tuttavia sono piuttosto stretti, dunque non è da escludersi che la riforma venga introdotta nel concreto nel 2026. Ricordiamo che nel frattempo restano ancora da sciogliere diversi dubbi e criticità più volte segnalati da buona parte della comunità accademica.