Metodo DADA, un termine con il quale i docenti stanno familiarizzando sempre di piĆ¹ in questi ultimi anni. Nato nel Nord Europa, il modello DADA (acronimo diĀ Didattiche per Ambienti di Apprendimento), sta prendendo sempre piĆ¹ piede nel nostro Paese. Con il metodo DADA si rivoluziona il tradizionale modo d’insegnare: infatti, sparisce il vecchio concetto di ‘aula‘, sempre uguale nel corso dell’anno scolastico, per trasformarsi in un ambiente preparato ad hoc dal singolo docente per ogni specifica disciplina scolastica. Con il metodo DADA, in pratica, non sono piĆ¹ i docenti a spostarsi di classe in classe, a seconda del proprio orario di insegnamento, bensƬ gli studenti, in base alle materie.

Modello DADA, la scuola ‘al contrario’ si sta diffondendo sempre di piĆ¹

Le varie aule, quindi, sono divise per insegnamenti e non sono dedicate, pertanto, al gruppo classe: gli studenti si spostano da un’aula all’altra per prendere parte alla lezione, a seconda del loro orario scolastico. Per il docente, c’ĆØ il vantaggio di usufruire di una propria aula, allestita secondo le proprie esigenze, in modo tale da rendere piĆ¹ efficace ciascuna ora di lezione.

Orizzonte Scuola ha recentemente intervistato Giovanna Tufarelli,Ā dirigente dellā€™I.C. ‘Costabile Carducci’ di Capaccio-Paestum e Trentinara, in provincia di Salerno. Il modello DADA partirĆ  con l’avvio delle lezioni in questo mese di settembre in questo istituto, si tratta del primo esperimento nella provincia di Salerno. Il metodo sarĆ  applicato alla scuola secondaria di primo grado, con l’obiettivo di estendere il progetto anche ad alcune classi della scuola primaria, probabilmente nel 2024.

‘Siamo la prima scuola che adotterĆ  il metodo DADA nella provincia di Salerno – ha dichiarato la DS a Orizzonte Scuola – Il metodo Dada rientra in una rete di scuole che si ĆØ formata nel 2015 e comprende 200 scuole. Noi questā€™anno abbiamo deciso di entrare in questa rete e a settembre inizierĆ  la sperimentazione.Ā Ćˆ una sperimentazione che ĆØ stata voluta dai docenti e i docenti sono pronti – ha precisato la dirigente – Hanno frequentato un corso di formazione per capire quali cambiamenti comporterĆ  questa iniziativa. Infatti cambierĆ  la struttura dellā€™orario delle lezioni, ciascuna disciplina avrĆ  un modello biorario che consente di svolgere in maniera piĆ¹ completa questo approccio volto alla didattica laboratoriale’.Ā Sono stati previsti degli incontri preparatori con i genitori che si stanno dimostrando entusiasti della nuova metodologia. Naturalmente, la dirigente scolastica si attende ottimi risultati dal punto di vista formativo.

La DADA farĆ  muovere gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Castelfranco di sotto, Pontedera. Anche qui, da questo mese di settembre si cambierĆ  totalmente il modo di insegnare e apprendere. “La DADA ĆØ un modo per rendere piĆ¹ autonomi le ragazze e i ragazzi che hanno bisogno di muoversi e imparare a organizzarsi ā€“ queste le dichiarazioni del dirigente scolastico dell’I.C. Sandro Sodini rilasciate al Resto del Carlino ā€“ Un sistema che facilita altre forme di didattica e che in particolar modo dovrĆ  scardinare il piĆ¹ possibile lā€™impostazione della lezione frontale e coinvolgere studenti e docenti in un modo di insegnanento e apprendimento diversi da quelli conosciuti finora, con meno distanza”.