I rappresentanti del Ministero dell’istruzione e del Merito e le sigle sindacali, come sappiamo, hanno firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo che andrà a disciplinare la mobilità del personale della scuola per il prossimo triennio 2025/28. Con il nuovo CCNI, anche se restano confermati i vincoli di permanenza triennale, si sono introdotte nuove deroghe che daranno la possibilità a più docenti di partecipare ai trasferimenti. Nello stesso tempo, ci sono delle novità anche per quanto riguarda la mobilità 2025 dei docenti di sostegno: vediamole qui di seguito nello specifico. 

Novità in merito alla mobilità 2025 dei docenti di sostegno 

Il nuovo CCNI 2025/28 prevede dei cambiamenti anche in merito alla mobilità dei docenti di sostegno. Nello specifico:

 il docente titolare sul sostegno di I grado, che è anche in possesso della specializzazione sul sostegno di II grado, ma è privo di abilitazione per una classe di concorso di II grado, può chiedere passaggio di ruolo sul sostegno per il II grado. E viceversa.
Resta confermato che, terminato il quinquennio, per poter poi chiedere trasferimento da posto di sostegno alla classe di concorso è comunque obbligatorio essere abilitati per la classe di concorso richiesta.
Come abbiamo visto in un precedente articolo, ai fini del quinquennio su posto di sostegno si contano anche:
 l’anno scolastico in cui il docente, per espressa previsione di legge, ha svolto il periodo di formazione e prova con contratto a tempo determinato su posto di sostegno;
 l’anno di servizio a tempo determinato ai sensi dell’art. 47 del CCNL 2019/21 solo se prestato su posto di sostegno.

Aliquote per i trasferimenti provinciali da posto di sostegno a posto comune


I trasferimenti a domanda nella provincia di titolarità da posto sostegno a posto comune dei docenti senza precedenza vengono realizzati secondo le seguenti aliquote:
 100% posti disponibili a.s. 2025/26
 75% posti disponibili a.s. 2026/27
 50% posti disponibili a.s. 2027/28