Fumata nera sul fronte dell’emendamento al Decreto Milleproroghe che proponeva la deroga ai vincoli sulla mobilità dei docenti. Ad aver messo il veto alla proposta di modifica è stata la Commissione Europea malgrado l’ok, con riformulazione, da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’emendamento in questione, nel prevedere la proroga per l’anno scolastico in corso del regime relativo alla mobilità del personale docente, incideva sul PNRR relativa al reclutamento dei docenti che prevede una modifica significativa della previgente disciplina in materia di mobilità. Conseguentemente, si è reso necessario effettuare, d’intesa con il Ministero dell’istruzione e del merito, una preventiva verifica con la Commissione europea. Quest’ultima non ha dato il via libera.

Emendamento mobilità: il malcontento di Sasso (Lega)

Per evitare l’approvazione di una proposta emendativa che avrebbe indotto la Commissione a valutare la stessa come un’inversione rispetto agli obiettivi della riforma in questione e già valutati ai fini del pagamento delle precedenti rate del PNRR, con conseguente ‘blocco’ del procedimento di valutazione della quinta rata, è stato comunicato l’invito al ritiro dell’emendamento al Decreto Milleproroghe.

Alla luce di ciò, come apprendiamo da Orizzonte Scuola, questo risvolto non ha mancato di creare momenti di tensione tra le forze di maggioranza, in particolare tra Lega e Fratelli d’Italia. Il partito leghista, di cui fa parte anche il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, non avrebbe escluso la possibilità di ‘forzare la mano’ e procedere dunque con l’approvazione del provvedimento. Il ministro per le Politiche europee, Raffaele Fitto ha invece invitato ad evitare scontri con l’Europa.

Alla testata di informazione scolastica è intervenuto Rossano Sasso (Lega): “Con rammarico registro la netta opposizione all’emendamento della Lega, a mia prima firma e riguardante la deroga al vincolo per la mobilità dei docenti, da parte della Commissione Europea. L’emendamento era tra i “super segnalati” dalla Lega, ma ciò nonostante Bruxelles ha pensato bene di ostruire un percorso che avrebbe consentito a migliaia di docenti di poter tornare a casa attraverso apposita domanda di trasferimento. Sono dispiaciuto anche per l’atteggiamento del Ministero delle politiche europee che ha avallato questa decisione. Ho ricevuto altresì dal Ministro Valditara però la rassicurazione che in fase di contrattazione con i sindacati, il contenuto del mio emendamento sarà recepito. Sono sinceramente stanco di questi divieti da parte della Commissione Europea, di cui i cittadini e soprattutto gli insegnanti italiani terranno conto a giugno con le elezioni europee”.