Martelletto Tribunale
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Mobilità interprovinciale e riconoscimento del diritto di precedenza ex legge N. 104/1992, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione Lavoro), con la sentenza N. 912 del 10 aprile 2024, ha riconosciuto il diritto di precedenza del docente nei trasferimenti interprovinciali, nel caso in cui il richiedente sia l’unico referente in grado di assistere il genitore portatore di handicap. 

Sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sul riconoscimento del diritto di precedenza ex Legge 104

La sentenza riguarda una docente della scuola primaria, assistita dallo studio legale BFI degli avvocati Buonamano-Fusco-Izzo: l’insegnante in questione aveva inoltrato domanda di trasferimento interprovinciale, indicando come preferenza le sedi di scuole e distretti rientranti nel comune/provincia di Caserta. Nell’istanza, la docente ha invocato il diritto di precedenza ex legge N. 104/1992 considerando il fatto che la docente rappresentava l’unico referente in grado di assistere il genitore, portatrice di handicap in situazione di gravità.

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto la tesi difensiva presentata dall’avvocato Antimo Buonamano, riconoscendo la violazione della direttiva 2000/78 CE: attraverso la nuova sentenza, viene accertato il diritto di parte ricorrente ad ottenere il trasferimento presso la sede disponibile, tra quelle indicate nella domanda di mobilità interprovinciale con la precedenza di cui all’articolo 33 comma 5 della legge n. 104/1992.

Questa normativa si propone di attuare i principi di solidarietà sociale sanciti dalla Costituzione, in particolare, quello riguardante il diritto inderogabile del portatore di handicap alla continuità dell’assistenza. Un diritto che non può essere superato da un contratto collettivo se non per determinare un assetto discriminatorio tra i docenti, in quanto il diritto di precedenza viene riconosciuto nell’ambito della mobilità provinciale e nelle assegnazioni provvisorie mentre, invece, viene escluso proprio nella procedura di mobilità interprovinciale, laddove risulta ancor più necessario.