mobilità triennio 2025/28
mobilità scuola

Il prossimo mercoledì 9 ottobre, alle ore 15, avrà inizio il confronto tra amministrazione e sigle sindacali in merito alla mobilità del triennio 2025/28 del personale docente e Ata: il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, ha convocato i sindacati firmatari del Contratto collettivo nazionale in vigore in vista della stipula di un nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo che regolerà la materia nel triennio 2025/26, 2026/27, 2027/28. Lo scopo è di sottoscrivere il nuovo CCNI sulla mobilità entro la fine del 2024, in modo tale da poter svolgere le operazioni di richiesta dei trasferimenti di sede scolastica tra i mesi di febbraio e marzo 2025. Il nodo più difficile da sciogliere resta sempre quello dei vincoli. 

I vincoli al momento in vigore

Come sappiamo, la questione legata ai vincoli triennali di permanenza su sede è un problema di vecchia data. Al momento, i vincoli in vigore scattano esclusivamente per i movimenti ottenuti con preferenza puntuale di SEDE (istituzione scolastica) come previsto dall’articolo 2 comma 2 del CCNI 22/25. Questi derivano da

  • mobilità interprovinciale ottenuta nel 22/23 o nel 23/24 con preferenza di Comune, Distretto o Provincia sono rimossi. D’ora in poi il vincolo scatterà solo per le preferenze puntuali di sede anche nel movimento interprovinciale;
  • Movimento provinciale ottenuto su preferenza puntuale (istituzione scolastica) – art.2, comma 2 del CCNI 2022;
  • trasferimento interprovinciale ottenuto su preferenza puntuale (istituzione scolastica) – art.58, comma 2, lettera f) del D.L.73/2021 come applicato dal CCNI.

Ricordiamo anche che scattano per i neo assunti a tempo indeterminato che non possono fruire di una delle deroghe previste dall’art.2, comma 3-bis del CCNI. Adesso occorrerà capire se anche la mobilità per il triennio 2025/28 per il personale docente e ATA recepirà tali vincoli o se i sindacati riusciranno a limitarne quanto meno l’applicazione. 

La posizione dell’Anief in merito al rinnovo del CCNI per la mobilità triennio 2025/28

“Siamo pronti a fornite il nostro apporto per confrontarci apertamente con l’amministrazione per migliore le norme che hanno regolato la mobilità del personale negli ultimi anni – ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, ma su un punto diciamo da subito che saremo intransigenti: l’esigenza di non applicare i vincoli che bloccano la mobilità. Riteniamo che sia prioritario andare incontro alle esigenze del personale con esigenze impellenti, come l’assistenza a parenti o affini in possesso di certificazione che si riconduce alle Legge 104/92 oppure per assistere i figli o per ricongiungersi al coniuge. In tutti i casi di presenza di posti di docenti e Ata privi di titolare, anche annualmente, i lavoratori della scuola non possono essere privati di soddisfare il loro diritto alla famiglia: lo dice la Costituzione e noi – conclude Pacifico – su questo saremo intransigenti, altrimenti si continuerà a parlarne in Tribunale”.