Si è svolto ieri, mercoledì 9 ottobre, il primo incontro di contrattazione per il rinnovo del CCNI sulla mobilità nel triennio che comprende gli anni scolastici dal 2025/26 al 2027/28. Così come hanno riportato le sigle sindacali che ne hanno preso parte, l’incontro è servito soprattutto per individuare gli argomenti su cui focalizzare maggiormente l’attenzione nel corso del negoziato. I lavori in vista della mobilità per il triennio 2025/28 proseguiranno per tutto il mese, perché l’obiettivo è quello di chiudere il contratto entro la fine di novembre.
I punti su cui lavorare per la mobilità 2025/28
I punti che verranno attenzionati nei prossimi incontri e su cui i sindacati si sono mostrati intenzionati a intervenire sono:
- superamento dei vincoli legati alle modalità di reclutamento del personale o all’esito della mobilità;
- adeguamento al CCNL 2019-2021;
- armonizzazione normativa sulle materie modificate negli ultimi anni (ad esempio la Legge 104 in relazione all’abolizione del referente unico e non solo)
- rivisitazione dell’articolato relativo al dimensionamento delle istituzioni scolastiche.
Attenzione particolare si darà alla questione dei vincoli alla mobilità per il triennio 2025/28: obiettivo comune di tutte le sigle sindacali è quello di rimuovere tali vincoli e permettere una maggiore mobilità del personale docente.
Il commento dell’Anief sull’importanza di eliminare i vincoli di permanenza
Ecco quanto ha dichiarato il sindacato Anief in un comunicato stampa a seguito della riunione: “Durante l’incontro il sindacato Anief ha chiesto di snellire la parte delle note, molto complicate da seguire e da leggere, ma soprattutto ha ribadito la necessità della rimozione di tutti i vincoli per la mobilità che portano tantissimi disagi e non hanno nella pratica modificato più di tanto i flussi di migrazione dei docenti: anche prima di questa norma ingiusta gli spostamenti erano infatti più o meno gli stessi, questo dimostra che i vincoli danneggiano soltanto la categoria”.