La cronaca riporta ormai troppo spesso episodi di violenza nei confronti di docenti, dirigenti scolastici e personale ATA, sia da parte di studenti che per mano di genitori: insulti, pugni, schiaffi, minacce, oggetti lanciati contro, fino ad arrivare addirittura a ferite inferte, purtroppo riempiono le pagine dei quotidiani. In più occasioni il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha espresso l’impegno e la necessità di arginare questi episodi di violenza: adesso potrebbero essere in arrivo multe molte salate per tutti quegli studenti che aggrediscono il personale scolastico.
In arrivo multe per studenti violenti
Qualche settimana fa, in un’intervista a ‘Il Messaggero’, commentando i dati sull’aumento delle aggressioni ai danni degli insegnanti, il Ministro Valditara ha prospettato la possibilità della presenza della polizia nei pressi delle scuole: «Nelle aree particolarmente a rischio si può immaginare una presenza delle forze dell’ordine a protezione di alcune scuole», ha infatti affermato, aggiungendo che erano in cantiere misure atte a colpire chi aggredisce il personale scolastico.
Queste misure porterebbero a multe molto salate, dai 500 a 10mila euro per quegli studenti che aggrediscono docenti, dirigenti scolastici e personale ATA: a prevedere tali sanzioni è un emendamento depositato dal governo al Senato in commissione Cultura al Ddl sulla valutazione del comportamento degli alunni (relatrice Carmela Bucalo, Fdi). Si tratta di un provvedimento risarcitorio specifico per “il danno reputazionale” che le scuole ricevono dall’aggressione dei propri dipendenti.
L’emendamento
Il testo dell’emendamento governativo prevede infatti che «con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa». «La sospensione condizionale della pena – si precisa – è comunque subordinata al pagamento della somma determinata a titolo di riparazione pecuniaria, fermo restando il diritto della persona offesa all’eventuale risarcimento del danno». Martedì prossimo è il termine stabilito per la presentazione dei sub-emendamenti alla proposta di modifica in commissione.