Risarcimento danni per illegittima reiterazione di contratti a tempo determinato stipulati ai danni di una docente: il Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli rg. 22306/2022 dottoressa Lucantonio in data 24/01/2024 ha riconosciuto il risarcimento danni a favore di una docente pari a 12 mensilità di fatto oltre al bonus 500 euro (Carta del Docente) per ogni anno di precariato dal 2017/2018. Il beneficio pur previsto dall’articolo 1, comma 121, legge n. 107/2015 per l’aggiornamento del personale docente è stato riservato fino al 31 agosto 2023 al personale di ruolo e solo con il decreto legge 13 giugno 2023, n. 69 recante le Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano è stato esteso alle supplenze annuali (al 31 agosto)
Bonus docenti e abuso del precariato
L’avvocato Antimo Buonamano dello Studio Legale BFI, che ha assistito la docente precaria contestava che aveva accumulato supplenze annuali in costanza di un lungo precariato. La sentenza le riconosce il diritto al risarcimento in ragione della perdita di chances per un’occupazione migliore, caratterizzata da stabilità. Di qui la condanna per danno comunitario, in quanto ad essere violate sono le clausole dell’Accordo quadro europeo, che mirano a migliorare la qualità del lavoro a tempo determinato, garantendo l’applicazione del principio di non discriminazione, nonché a prevenire gli abusi derivanti dall’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato.
La decisione del Giudice
Il danno è stato commisurato dal Giudice del lavoro nella misura massima prevista dalla legge italiana pari a 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto per un importo di €22.678.00 oltre interessi legali e l’eventuale ulteriore somma spettante a titolo di differenza tra questi ultimi e l’eventuale maggior importo della rivalutazione monetaria dalla maturazione delle singole differenze mensili al saldo.
Il giudice, inoltre ha accertato e ha dichiarato il diritto della docente al riconoscimento della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai c.c.n.l. succedutisi nel tempo, in relazione ai servizio non di ruolo prestati in ciascun anno, con applicazione della clausola di salvaguardia di cui al CCNL del 4 agosto del 2011. Infine, il Ministero dell’Istruzione è stato condannato al riconoscimento del bonus carta docenti per le annualità comprese tra l’anno scolastico 2017/18 e 2022/23.
Avv. Antimo Buonamano