Il dibattito sul possibile slittamento al 2025 dell’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia si fa sempre più acceso. E se da un lato l’organico ex Covid spinge per il posticipo, sull’altro fronte si trova invece gran parte del personale ATA contrario. Hanno fatto in particolare discutere le ultime prese di posizione delle forze di maggioranza, con la presentazione dell’emendamento di Fratelli d’Italia al Decreto Milleproroghe e le dichiarazioni dell’On. Rossano Sasso (Lega), che ha annunciato un presunto accordo tra tutti i gruppi parlamentari per sostenere l’emendamento volto a posticipare le graduatorie al 2025. Il personale ATA che si sente penalizzato da questo eventuale risvolto sta protestando sui social alla ricerca anche di un appoggio legale che sposi la sua causa. Di seguito i dettagli.
Le soluzioni alternative allo slittamento
Nel mezzo di questa ‘querelle’ è stato costituito il Comitato per il ‘NO allo slittamento del bando ATA 3a fascia’. Il Comitato ha evidenziato come le certificazioni informatiche, citate come motivo per il ritardo proposto, devono essere conseguite entro il 2025 per chi già lavora, ma non sono necessarie per tutti i profili ATA. Questo rischia di penalizzare chi non ne ha bisogno, considerando che gran parte degli aspiranti ATA già possiede tale certificazione. Il punto di vista economico dei centri di formazione è stato anch’esso analizzato dal Comitato, che sottolinea la capacità di tali centri di preparare i corsisti entro il 2025. Pertanto, il presunto bisogno di un anno aggiuntivo sembra discutibile.
Il Comitato, per ovviare danni e penalizzazioni, ha proposto inoltre soluzioni alternative allo slittamento dell’aggiornamento: permettere a tutti di iscriversi con riserva, con l’obbligo di acquisire la certificazione entro l’1 maggio 2025, o posticipare l’iscrizione entro luglio 2024. Queste soluzioni offrirebbero una finestra temporale più ampia senza slittare di un anno, garantendo opportunità a tutti. Infine, nell’accorato appello diffuso sul web, il comitato chiede alla politica di curare gli interessi di tutti i lavoratori e di porre fine ad ogni forma di speculazione.
Slittamento illegittimo?
Come apprendiamo dai social il personale contrario allo slittamento dell’aggiornamento sta cercando di fare gruppo per capire anche se, eventualmente, ci siano i numeri per proporre un ricorso collettivo qualora passasse l’emendamento FdI. Ricordiamo che slittamenti in merito alla riapertura o all’aggiornamento delle graduatorie non sono nuovi al personale scolastico. Un caso riguarda ad esempio le Graduatorie Ad Esaurimento (Gae) del personale docente, oggetto in passato di più posticipi. Si tratta quindi di capire se legali esperti di diritto scolastico siano in grado di trovare un cavillo a cui appigliarsi per bloccare lo slittamento in questione.