Con la chiusura dell’anno scolastico 2023/2024, molti precari della scuola si trovano nella situazione di dover presentare la domanda per l’indennità di disoccupazione Naspi. Conoscere le modalità di richiesta e i requisiti necessari è fondamentale per garantirsi un sostegno economico continuo. In questa breve guida vedremo a chi spetta e come richiederla.
Naspi 2024 per i precari della scuola, a chi spetta
La Naspi, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, spetta a coloro che perdono in modo involontario il proprio lavoro. Nella scuola pubblica, l’indennità è riconosciuta ai docenti con contratto a tempo determinato che si trovano in una delle seguenti situazioni:
- Licenziamento da contratto a tempo determinato
- Scadenza del contratto a termine
- Dimissioni volontarie per giusta causa
- Dimissioni di neo mamme e neo papà nel periodo protetto dal licenziamento
Per avere diritto alla Naspi nel 2024, è necessario aver maturato il requisito di almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti la domanda. Anche una supplenza breve può dar diritto all’indennità, purché si siano accumulati i contributi richiesti nei 48 mesi precedenti.
Come presentare la domanda per la Naspi
La domanda per la Naspi può essere presentata esclusivamente in modalità telematica, dopo la scadenza del contratto a termine. È possibile inoltrare l’istanza autonomamente, accedendo al sito dell’INPS con le proprie credenziali. È fondamentale rispettare i termini per la presentazione della domanda: se trascorrono più di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, il diritto alla Naspi decade. Si può presentare la domanda anche il giorno successivo alla scadenza del contratto, ma in tal caso l’indennità decorre dall’ottavo giorno di disoccupazione. Se la domanda viene presentata dopo l’ottavo giorno, l’indennità partirà dal giorno successivo alla trasmissione dell’istanza.
Importi e durata
L’importo della Naspi è calcolato sulla base della retribuzione media percepita nei quattro anni precedenti la domanda. Per retribuzioni pari o inferiori a 1.425,21 euro, spetta il 75% di tale importo. Per retribuzioni superiori, spetta il 75% di 1.425,21 euro più il 25% della differenza tra la retribuzione media e 1.425,21 euro. In ogni caso, l’importo mensile non può superare i 1.550,42 euro.
La durata della Naspi è pari alla metà delle settimane di contributi versati negli ultimi quattro anni. Ad esempio, un insegnante che ha lavorato per l’intero anno scolastico dal 1° settembre 2023 al 30 giugno 2024 avrà diritto a 5 mesi di Naspi. Nei primi 5 mesi, la Naspi viene erogata in misura piena. A partire dal sesto mese, l’importo si riduce del 3% per ogni mese di fruizione. Per i disoccupati che hanno compiuto 55 anni, la riduzione scatta solo dall’ottavo mese.