Assunzioni da prima fascia GPS sostegno, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge PNRR quater (convertito in legge N. 56 del 29 aprile) dà ufficialmente il via libera alle nomine finalizzate al ruolo dalla prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze sostegno anche per l’anno scolastico 2024/25. La novità, però, è che tali assunzioni sono state prorogate sino al 31 dicembre 2025, pertanto sono state confermate anche per l’anno scolastico 2025/26. Insieme alle assunzioni da I fascia GPS, confermata anche la procedura riguardante la mini call veloce.
Assunzioni da I fascia GPS sostegno 2024/25, in arrivo anche la mini call veloce
Con l’approvazione della nuova legge, di fatto, è stata confermata la proroga di quanto disposto dall’ex articolo 59 del decreto legge N. 73/2021 per le nomine finalizzate al ruolo da prima fascia GPS sostegno: le nomine avverranno dopo la procedura riguardante le assunzioni dalle graduatorie di merito concorsuali (sino ad esaurimento delle stesse), per la copertura di tutti i posti residuati dalle immissioni in ruolo.
Nel caso in cui le Graduatorie Provinciali di prima fascia sostegno delle province in cui sussistono disponibilità per nuove immissioni in ruolo risultino esaurite, ovvero si esauriscano con le nomine finalizzate al ruolo, entrerà in gioco la procedura denominata ‘mini call veloce‘.
Come funziona la mini call veloce
Tale procedura permetterà agli aspiranti docenti inseriti in prima fascia GPS sostegno di una determinata provincia di poter presentare domanda nelle province di un’altra regione in cui, per esaurimento delle graduatorie GPS sostegno, vi siano ancora disponibilità di posti. Anche questa procedura, naturalmente, verrà attuata dopo quella ordinaria di immissioni in ruolo.
Nomine finalizzate al ruolo da I fascia GPS sostegno, solo a vantaggio di alcune regioni
Se da una parte la riconferma delle nomine finalizzate al ruolo da prima fascia GPS sostegno può rappresentare una buona notizia per alcune regioni (in special modo per quelle del nord Italia), per altre, nella fattispecie per le regioni del Sud, il provvedimento risulterà praticamente inefficace in quanto è molto probabile che non resteranno posti disponibili dopo le immissioni in ruolo ordinarie.