Supplenze da GPS
Supplenze da GPS

Non si può dire che il nuovo anno scolastico stia cominciando con tranquillità. Nonostante la celerità con cui gran parte degli uffici scolastici stia procedendo con le nomine da Gps si sono riscontrate le prime grosse criticità. Il caso eclatante è quello dell’Usp Brescia, seguito però anche da Torino e Milano. I docenti precari protestano e restano in attesa di capire su quale cattedra poter prendere servizio. Di seguito i dettagli.

Nomine Gps: il caos dell’algoritmo

Partendo da Brescia il bollettino di nomine da Gps è stato pubblicato il 31 agosto. Ma mentre stamattina i docenti nominati dovevano presentarsi nelle scuole assegnate per prendere servizio l’Usp ha inviato una comunicazione ai dirigenti scolastici di ogni scuola avvisando che le nomine erano state sospese dovendo effettuare controlli su possibili errori che erano stati compiuti. E così tutti a casa. Verrà quindi pubblicato un nuovo bollettino di rettifica con le dovute correzioni, creando non pochi disagi ai docenti che già si erano organizzati per partire magari a chilometri di distanza dalla propria dimora per recarsi a firmare la presa di zervizio.

E poi c’è Milano. Un gruppo di docenti si è presentato stamattina davanti l’ufficio scolastico per denunciare le falle di un meccanismo, quello dell’algoritmo, che per l’ennesima volta ha scavalcato docenti a favore di altri con punteggio inferiori. I precari lamentano la “mancata comunicazione da parte delle scuole effettivamente disponibili”. Cattedre “fantasma” quindi che lasceranno disoccupati molti docenti precari. Adl Cobas si è fatto portatore della voce di questi insegnanti, chiedendo alla Dirigente Letizia Affiatato la sospensione della presa di servizio, l’annullamento dell’attuale convocazione e il nuovo scorrimento da graduatorie corrette, ma solo dopo aver ricevuto le reali cattedre disponibili. Come si legge nel comunicato della sigla sindacale nonostante una fievole apertura dei dirigenti, le lavoratrici intendono bloccare l’atrio dell’UST fino al blocco delle nomine.

E per finire alla lista si aggiunge anche Torino. Anche qui, davanti al Provveditorato agli Studi, si è assistito, sempre in mattinata, alla protesta di alcuni docenti precari sostenuti dalla sigla Cub Sur Torino. I docenti hanno lamentato l’assenza di risposte alle segnalazioni di errori nelle graduatorie inviate all’inizio di agosto, ponendo l’attenzione non solo sull’inefficienza dell’Amministrazione ma anche sull’impossibilità di instaurare un confronto. La CUB ha riconosciuto le difficoltà dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Torino, legate alla carenza di personale, ma ha anche sottolineato che l’inefficienza amministrativa non può continuare a danneggiare i lavoratori della scuola.