Un avviso pubblicato alcuni giorni fa su Istanze Online ha annunciato il prossimo passaggio ad un nuovo sistema di posta elettronica per il personale docente e ATA. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha illustrato le novità che interesseranno il personale scolastico: la nuova casella di posta elettronica @posta.istruzione.it avrà una maggior capacità di memoria rispetto a quella attuale, passando addirittura a 50 GB. Soprattutto, per evitare possibili attacchi informatici, la casella e-mail sarà protetta da un antivirus e un antispam che saranno costantemente aggiornati.
Avviso Ministero Istruzione, cosa cambia per docenti e personale ATA con la nuova casella di posta elettronica
Il cambiamento avverrà a partire dal prossimo mese di novembre. La nuova casella e-mail avrà la seguente tipologia di indirizzo: nome.cognome@scuola.istruzione.it mentre l’attuale struttura dell’indirizzo di posta elettronica è @posta.istruzione.it.
Come avviene il passaggio alla nuova e-mail
Cosa dovranno fare i docenti e gli ATA in merito al passaggio a questa nuova e-mail? Innanzitutto, si dovrà controllare costantemente la vecchia casella di posta elettronica in quanto su quell’indirizzo saranno inviate comunicazioni riguardanti il passaggio alla nuova e-mail. È opportuno procedere ad un salvataggio dei contenuti presenti attualmente, visto che il passaggio al nuovo indirizzo, per questioni legate alla privacy, non prevede il passaggio dei messaggi attualmente presenti nella casella.
Sarà possibile effettuare la migrazione dei messaggi dal giorno di attivazione della nuova e-mail sino al 7 dicembre prossimo, data in cui è prevista la disattivazione della vecchia casella di posta elettronica. Ciascun utente, inoltre, dovrà provvedere a controllare le registrazioni effettuate con il vecchio indirizzo di posta elettronica su siti diversi da quelli del Ministero in modo tale da aggiornare le credenziali d’accesso.
Il nuovo indirizzo di posta elettronica sarà aggiornato in via automatica dal prossimo 1° dicembre 2023: gli utenti potranno continuare ad accedere ai servizi dell’Area riservata con le medesime credenziali.