Novità nell’Ordinanza GPS N. 88 pubblicata dal MIM oggi, 20 maggio 2024, in merito ai docenti che hanno conseguito di titolo di abilitazione e/o specializzazione all’estero e che sono ancora in attesa del riconoscimento del medesimo titolo. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, ha deciso di cambiare rispetto allo scorso anno in relazione all’inserimento in prima fascia GPS.
Ordinanza GPS, cosa cambia per i docenti che hanno conseguito titolo di abilitazione o specializzazione all’estero
L’articolo 7 dell’Ordinanza N. 88, comma 4, lettera e), si legge espressamente quanto segue: ‘Qualora il titolo di accesso sia stato conseguito all’estero e riconosciuto dal Ministero, devono essere altresì indicati gli estremi del provvedimento di riconoscimento del titolo medesimo; qualora il titolo di accesso sia stato conseguito all’estero, ma sia ancora sprovvisto del riconoscimento richiesto in Italia ai sensi della normativa vigente, occorre dichiarare di aver presentato la relativa domanda all’Ufficio competente per poter essere iscritti con riserva di riconoscimento del titolo. L’inserimento con riserva dà diritto alla stipula di contratto a tempo determinato, cui dovrà essere apposta specifica clausola risolutiva in caso di diniego del riconoscimento del titolo’.
Inserimento in prima fascia GPS ‘a pettine’ e non più in coda
Mentre lo scorso anno venne disposto l’inserimento dei docenti in attesa dell’esito della domanda di riconoscimento del proprio titolo di specializzazione, in coda ai docenti specializzati inseriti in graduatoria a pieno titolo, quest’anno basterà dichiarare di aver presentato la domanda per il riconoscimento del titolo per poter essere inseriti in prima fascia GPS con riserva. L’inserimento, pertanto, avverrà ‘a pettine‘ e non più in coda. La normativa ha già suscitato un’ondata di polemiche, in particolar modo dai docenti specializzati in Italia su posto di sostegno.
Ok alle supplenze ma con clausola risolutiva
Per quanto riguarda gli incarichi di supplenza, i docenti che hanno conseguito titolo all’estero potranno sottoscrivere contratti a tempo determinato, i quali, però, presenteranno una clausola risolutiva: qualora il titolo dovesse essere riconosciuto, la supplenza potrà proseguire sino alla normale scadenza del contratto; nel caso in cui, invece, l’esito della domanda di riconoscimento del titolo fosse negativo, il contratto di supplenza si risolverà immediatamente.