Come sappiamo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la nota annuale relativa alle iscrizioni per il prossimo anno scolastico 2025/26: le famiglie potranno presentare domanda dall’8 al 31 gennaio. Queste pertanto sono settimane di grande fermento per le scuole che organizzano tante attività dedicate all’open day 2024/25, spesso in orario pomeridiano, di sabato e domenica. Quando i docenti hanno l’obbligo a prenderne parte? Vediamolo insieme qui di seguito.
L’open day 2024/25 per far conoscere a studenti e famiglie la realtà delle scuole
Ogni scuola organizza uno o più giornate di open day 2024/25 per dare la possibilità ad alunni e genitori di conoscere più da vicino la realtà scolastica che si potrebbe prospettare loro. In molti istituti, infatti, docenti e studenti frequentanti preparano varie attività laboratoriali e mini tour per far visitare gli spazi della scuola, promuoverne l’offerta formativa e far conoscere i vari indirizzi di studio presenti. Sopratutto negli istituti di scuola secondaria di II grado queste attività occupano tante giornate. Inoltre, la maggior parte dei giorni di open day, però, viene organizzata in momenti fuori dall’orario di servizio dei docenti, o durante le ore pomeridiane o il sabato e la domenica, quando la scuola è chiusa.
Quando scatta l’obbligo a partecipare per i docenti
In questi casi si ha l’obbligo a prenderne parte? In linea di massima gli insegnanti partecipano su base volontaria all’open day, sotto richiesta del DS che invita loro a presentare la propria disponibilità. L’obbligatorietà alla partecipazione scatta qualora il Collegio dei docenti delibera e verbalizza l’organizzazione dell’orientamento che la scuola intende effettuare: in questo caso le attività in questione rientrerebbero nel PTOF di istituto.
In genere è la funzione strumentale per l’orientamento che si occupa di gestire il tutto e i docenti maggiormente coinvolti sono quelli aventi le classi di passaggio: se previsto nella contrattazione di istituto, gli insegnanti che prestano ore extra possono usufruire della “flessibilità oraria” con scambi di ore o recupero.